La prima intervista con Macitynet risale a ben 9 anni orsono quando pochi erano al corrente del fatto che Paolo Cevoli, al tempo più noto al grande pubblico come l’asesore Palmiro Cangini e grande beniamino delle prime edizioni di Zelig, era un appassionato della Mela.
A quel tempo Cevoli era alle prese con cellulare SonyEricsson da sincronizzare con il Mac e dopo una serie di scambi di email e telefonate notturne riuscimmo nell’impresa; con Paolo poi ci siamo incrociati più volte sia alle inaugurazioni di negozi Apple a Bologna sia più o meno fugacemente negli spettacoli di piazza, in teatro e alla manifestazioni a cui partecipa a titolo gratuito per supportare iniziative di solidarietà e di promozione sociale.
Chi abita tra Romagna e Marche, nella terra del suo “compare” Valentino ha la fortuna di incontrarlo spesso, ma questa volta lo spunto per una chiacchierata è una produzione totalmente nuova: si tratta di un eBook del tutto speciale che è il testo della sua ultima rappresentazione teatrale: iCevoli LPC in vendita a 2,99 Euro su App Store è la storia Paulus Simplicius Marone, un monologo storico-comico-gastronomico che vede Cevoli nei panni di un cuoco romano (di origini riminesi) che viene a contatto con i misteri più belli del cristianesimo. Nello spettacolo e nel libro si parla/sparla di cucina, di religione, di amore, di politica attraverso la lente stralunata di una sorta di archetipo del romagnolo che oggi come 2000 fa si divide tra curiosità innata. inventiva imprenditoriale, e un slancio religioso molto pragmatico.
La forma di eBook digitale giova moltissimo alla lettura vista la frammentazione in piccolissimi capitoli che prevedono una fruzione anche non continua. Inoltre, come ci ha confermato l’autore, la prima versione è solo una base per poter crescere con nuovi contenuti come il simpatico video di presentazione che accoglie il lettore mobile e lo introduce al percorso di lettura.
Al di là dell’originalità del tema e della “misticanza” di argomenti trattati va dato atto a Cevoli del coraggio di proporre a teatro un proprio testo sfidando la consuetudine italiana di proporre autori e titoli conosciuti e rodati per dimostrarne l’attualità. Cevoli compie il percorso inverso costruendo un personaggio con cui rivestire le proprie esperienze, la propria vis comica e i propri dubbi e ovviamente lo straparlare di chi racconta, dall’aldilà e con qualche stramba ma funzionale acronia, una vita piena di esperienze. Ne parliamo direttamente con l’autore.
Questo Paulus sembra un tuo ritratto trasposto di 2.000 anni. Quanto c’è della tua storia prima della trasformazione in comico e della tua vita dentro “La penultima cena” e quanto partire da un testo proprio ti ha aiutato nell’operazione?
Nel testo c’è tutta la mia storia. Certamente rivista e corretta nel personaggio di Paulus Simplicius Marone. Simplicio Marone è la traduzione latina di patacca!
Io non sono un attore. Quindi non sono in grado di recitare scritti di altri. E poi scrivere è la cosa che mi piace più di tutto.
–Come è nata l’idea dell’eBook solo per iPhone/iPad oltre che dalla tua passione per i prodotti Apple? E’ un ragionamento anche sui costi di pubblicazione di un libro?
Sono un fondamentalista Apple. Quindi non vedevo l’ora di pubblicare una mia App. Inoltre si tratta del testo di uno spettacolo teatrale, sempre soggetto a miglioramenti. Non c’è cosa migliore degli aggiornamenti dell’App per mantenere sempre fresco il testo. Non si tratta di un discorso economico rispetto al libro. E’ infatti prevista la pubblicazione cartacea. Quanto soprattutto di potere sfruttare alcune opportunità del media iPhone (video, capitoli, ecc.)
Dal punto di vista tecnico come avete sviluppato il progetto?
Mi sono affidato alla società Eprontek di Michele Piovani e al suo responsabile software Gianmarco Capitani. L’idea era quella di fare un e-book molto semplice. In un futuro prossimo stiamo studiando di inserire illustrazione e foto. Se l’app non diventerà troppo “pesa” aggiungeremo altri video a mo’ di note del testo.
La disponibilità di iPad e dei lettori eBook in genere ha scatenato un dibattito sul reale successo che questa canale di vendita dei libri ha avuto e può avere in Italia. Usare l’App Store come unico canale al momento per proporre il tuo scritto non potrebbe essere limitante? Oppure pensi che sia una opportunità che molti altri a torto non prendono in considerazione?
Dipende da quante persone useranno iPhone e iPad per leggere libri. Infatti son proprio curioso di avere questo riscontro. Io per quello che mi riguarda leggo soprattutto su iPhone. E’ forse meno leggibile ma molto più pratico dell’iPad. Uso Bluefire Reader. iBooks è molto bello. Ma di libri ce n’è pochini …
L’applicazione nasce per iPhone e si legge in iPad in modalità “compatibile”. Avete in previsione una versione ad hoc?
Yes. Uscirà a brevissimo. Le avevamo presentate insieme. Quella per iPad è stata rigetttata perché il testo non si girava in orizzontale (a me non mi piace che l’ebook si giri …) Anche l’app per iPhone non si adatta alla visione in orizzontale. Però l’hanno accettata anche così. Boh. Misteri degli omini che stanno dietro dell’App Store.
Tu che sei stato un utilizzatore ante litteram degli smartphone e tra quelli che pronosticavano un iPod con la parte telefonica quando ti sei comprato il tuo primo iPhone? Sei tra quelli che cambia modello ogni anno?
Sono un fanatico di Apple. Ma non sono di certo uno di quelli che vanno in USA per avere i primi modelli. Anzi. Aspetto sempre un po’. Per esempio adesso ho un iPhone 3GS. Che va benissimo. Il 4 non è che mi dia chissà cosa di più. Magari prendo il 5. Faccio così anche con gli aggiornamenti software. Snow Leopard l’ho messo da su da poco. Se la tecnologia fa tutto quello che mi serve non vedo il bisogno di cambiare.
A proposito: perché l’iPhone non da la possibilità di filtrare le chiamate in entrata? I telefoni della concorrenza lo facevano già nel secolo scorso. Mi sembra una vera pecca. Soprattutto per uno come che ha solo un cellulare. E il mio numero ormai ce l’hanno un po’ tutti. Peggio delle escort di Arcore …
Hai in casa pure un iPad? Te lo porti in giro per lavoro? Come lo utilizzi?
Ecco, l’iPad l’ho comprato subito. In Italia. Con l’aggiornamento a OS4 è perfetto. Non uso quasi più il mio Macbook Pro 15″. Con iPad, tastiera wireless e pennino faccio praticamente tutto. A parte andare sul sito della Apple che non è ottimizzato per il mobile. Che cavolata! Sarebbe come andare a mangiare al ristorante La Tagliatella e sentirsi dire che le tagliatelle sono finite.
E visto che siamo in ordine di critiche a Apple … Vogliamo parlare di MobileMe? Dal 2007 sono totalmente cloud. Uso Google document, GMail e tutti i servizi Google. Che sono agratis. Compreso Blocco Note che non lo propongono più. Delicious per i bookmarks. Ho il disco rigido vuoto. E’ comodissimo. Così posso vedere tutti i miei dati da qualsiasi device. Sono abbonato a MobileMe. Che è a pagamento. Ma non lo uso. Come è possibile che non si possano editare i file di testo direttamente?
Speriamo che nei nuovi capannoni della megafarm che Apple sta costruendo nel North Corolina facciano qualcosina di buono. Non solo lo streaming di musica e video. A proposito di video su iTunes. Perchè i film sono solo in italiano? A me mi piacciono i films in lingua con i sottotitoli. Difatti continuo a noleggiare e comprare i DVD.
Dimenticavo. Al polso ho un iPod Nano da 16gb con cinturino iWatchz nero. Un spettacolo!