RFID (acronimo di “Radio Frequency IDentification”) è una tecnologia per l’identificazione automatica di oggetti, animali o persone basata sulla capacità di memorizzare e accedere a distanza ai dati usando dispositivi elettronici (detti “TAG” o transponder) in grado di rispondere comunicando alcune informazioni quando vengono “interrogati”.
Softwork, produttore e distributore di sistemi Rfid, ha annunciato iCarte 110, il primo reader Rfid e Nfc (Near Field Communication) integrato con un design armonioso all’iPhone: si tratta di un accessorio collegabile al connettore dell’iPhone, che si trasforma così in un cellulare Nfc e in un lettore/scrittore Rfid.
L’iCarte racchiude all’interno anche uno smart-chip, permettendo dunque di trasformarlo in un electronic wallet (portafoglio elettronico) da utlizzare come carta di credito, di debito, pre-pagata e loyalty card. Il dispositivo opera alla frequenza 13.56MHz, supportando Iso14443A/B e ISO15693 (Nxp Mifare, I-Code Sli, TI Tag-it HF-I, etc.).
L’iCarte agevola le comunicazioni peer to peer (P2P) utilizzando Nfcip-1 e standard Iso 18092, mentre il modulo Sam (Secure Access Module) integrato nel dispositivo è compatibile con il sistema operativo Jcop.
Con questo dispositivo sarà possibile usare l’iPhone per pagamenti contactless veloci e sicuri, transiti e controlli monetari, carte pre-pagate. Il sistema apre nuovi orizzonti all’uso del cellulare affiancato dall’Rfid, per servizi tra cui smart poster, chioschi e lo scambio d’informazioni con un altro cellulare o device Nfc.
iCarte supporta le funzioni multiple di read/write dell’Rfid: l’informazione racchiusa nella memoria del tag può essere letta e scritta dal dispositivo e trasmessa in tempo reale a un database tramite Wi-Fi o la connessione 3G. LE applicazioni possibili sono tantissime: asset e document tracking, healthcare, security e access control.
L’iCarte è compatibile con iPhone 3G e 3GS. Il dispositivo include un connettore mini-Usb che può essere utilizzato per caricare l’iPhone e sincronizzarlo con iTunes.
[A cura di Mauro Notarianni]