IBM dichiara di aver ottenuto significativi progressi nelle capacità di cognitive computing di Watson, superando la fase di analisi dei dati e di ricerca di risposte note per passare all’esplorazione della complessità e delle connessioni di enormi quantità di dati.
Disponibile ora come servizio cloud, Watson Discovery Advisor permette di accelerare le scoperte da parte delle équipe di ricerca, riducendo il tempo necessario a testare le ipotesi e formulare conclusioni, da mesi a giorni e da giorni a poche ore.
La capacità di di cogliere le sfumature del linguaggio naturale, permettono di comprendere il linguaggio della scienza, ad esempio come interagiscono i composti chimici, mettendo a disposizione uno strumento potente per i ricercatori delle bioscienze e di altri settori.
Ricercatori e scienziati di centri universitari, farmaceutici e di ricerca hanno iniziato a utilizzare il Watson Discovery Advisor per analizzare e testare ipotesi utilizzando milioni di documenti scientifici disponibili nei database pubblici. Oggi viene pubblicato un nuovo studio ogni 30 secondi, che equivale a più di un milione di studi l’anno; secondo il National Institutes for Health, un ricercatore legge in genere circa 23 documenti scientifici al mese, equivalenti a quasi 300 l’anno, rendendo umanamente impossibile tenere il passo con il volume sempre crescente di materiale scientifico disponibile.
Nel 2013, le prime 1000 società di Ricerca e Sviluppo hanno speso più di 600 miliardi di dollari l’anno solo per la Ricerca. I progressi possono essere lenti, ci vogliono in media da 10 a 15 anni perché un promettente trattamento farmaceutico passi dalla fase di ricerca iniziale alla pratica. Con Watson Discovery Advisor, i ricercatori possono scoprire nuove relazioni e individuare modelli inattesi tra i dati, con la possibilità di aumentare e accelerare i processi di scoperta.
La scoperta di qualcosa di nuovo è applicabile a molti campi, come medicina, diritto, finanza, tutte discipline che richiedono l’approfondimento di una grande mole di informazioni e protocolli. Il cognitive computing consentirà agli esperti umani di interagire con grandi volumi di dati e ricerche, e con la conoscenza e gli spunti di molti altri esperti del loro campo.
Watson è utilizzato in svariati settori. Ad esempio, nell’ambito sanitario, IBM sta sviluppando un’applicazione congiuntamente al Memorial Sloan-Kettering Cancer Center e collabora con WellPoint, l’MD Anderson Cancer Center dell’Università del Texas e il Cleveland Clinic Lerner College of Medicine. IBM ha avviato collaborazioni con numerosi college e università in tutti gli Stati Uniti, per far conoscere le funzionalità di Watson e la tecnologia del cognitive computing alle nuove generazioni.
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