IBM ha depositato un brevetto presso il Patent and Trademark Office statunitense per un dispositivo che altro non è che un drone per la consegna del caffè negli uffici, nelle caffetterie o nell’ambito di un evento. L’idea è di consentire a chi ha voglia di un caffè di ordinarne uno tramite app o con un semplice gesto.
Il sistema è in grado funzionare in modo proattivo tenendo conto della qualità del sonno monitorata da accessori di Fitbit e simili, eventi in calendario, dati biometrici, pressone arteriosa, dilatazione delle pupille, espressioni del volto, e ora del risveglio. Se l’utente consente al sistema di accedere ai suoi dati medici, è anche in grado di correlare farmaci che interagiscono con la caffeina e capire quando non è il caso di servire la bevanda.
Nel brevetto di IBM si immagina anche l’utilizzo nell’ambito dei bar: il drone è in grado di determinare se una persona ha bevuto troppo alcol individuando caratteristiche espressioni di sonnolenza (es. testa che ciondola o palpebre calanti), barcollamento e farfugliamento. Individuando queste caratteristiche, il drone si rifiuta di portare altri drink e ignorare le richieste; è anche in grado di capire se la richiesta di alcolici parte da un bambino e rifiutare le richieste.
C’è già chi ha espresso perplessità in merito al brevetto: Colin Newell, canadese esperto dell’industria del caffé, ha sollevato dubbi sulla sicurezza. “Il problema principale è il trasporto di un liquido caldo in aria” ha spiegato Newell evidenziando che la novità non è molto diversa dalla consegna dei pacchi con i droni già studiata da Amazon.