Nel suo keynote di presentazione durante la Jamf User Nation Conference di Minneapolis, il CIO di IBM Fletcher Previn ha annunciato che IBM renderà open source il codice di Mac@IBM, un insieme di strumenti che semplificano la distribuzione, l’impostazione, la configurazione, il supporto e la gestione del Mac nell’azienda.
All’interno di IBM, i tool di Mac@IBM hanno permesso di incrementare i Mac usati in azienda passando da 30.000 unità del 2015 alle 134.000 del 2018.
IBM ha finora commercializzato gli strumenti di distribuzione e rendendoli open source semplifica le implementazioni a livello aziendali dei prodotti Apple su larga scala. “IBM ha una lunga storia nella dimostrazione di impegno verso l’open source, spinta dalla convinzione che la leadership nell’open source sia un fattore di differenziazione per i clienti” ha detto Previn. “L’app di enrollment Mac@IBM è il risultato di tre anni di investimenti di IBM in indagini tecniche che hanno portato alla realizzazione del programma all’avanguardia Mac@IBM”. “L’app rende il setup di macOS con Jamf Pro (uno strumento per la distribuzione aziendale, ndr) ancora più intuitivo per gli utenti e rende semplice per i dipartimenti IT rispondendo alle esigenze dei dipendenti di supportare le scelte”.
Apple e IBM collaborano da anni su varie soluzioni proposte a clienti nei settori del banking, retail, delle assicurazioni, dei servizi finanziari, delle telecomunicazioni, energia e utility, per pubbliche amministrazioni e compagnie aeree. Le due aziende lo scorso anno hanno annunciato un’espansione della loro collaborazione, con strumenti che permettono agli sviluppatori di combinare Watson, la tecnologia di machine learning di IBM, con la tecnologia Core ML di Apple.