IBM Research ha annunciato che metterà a disposizione degli utenti il quantum computing, consentendo agli utenti l’accesso e l’esecuzione di esperimenti su un processore quantistico. Gli scienziati di Big Blue hanno costruito un processore quantistico a cui gli utenti potranno accedere tramite una piattaforma messa a disposizione sul cloud per qualsiasi dispositivo desktop o mobile. Il quantum computing è visto da molti osservatori come il futuro della computazione, con il potenziale per risolvere diversi problemi non trattabili con i supercomputer di oggi.
La piattaforma di quantum computing su cloud, denominata Quantum Experience, consentirà agli utenti di eseguire algoritmi ed esperimenti sul processore quantistico, lavorare con singoli bit quantistici (qubit) ed esplorare attraverso tutorial e simulazioni le possibilità del quantum computing.
Un computer quantistico universale può essere programmato per eseguire qualsiasi attività computazionale, con velocità di elaborazione esponenzialmente superiori rispetto ai computer tradizionali per importanti applicazioni in ambito scientifico e industriale.
Ad oggi non esiste ancora un computer quantistico universale, tuttavia IBM prevede che i primi processori quantistici di taglia media, da 50-100 qubit, saranno una realtà entro il prossimo decennio. Per dare un’idea dell’impressionante potenziale di questa tecnologia, è sufficiente pensare che nessuno dei TOP 500 supercomputer di oggi potrebbe emulare le prestazioni di un computer quantistico costruito con soli 50 qubit. La comunità degli scienziati e dei teorici del quantum computing sta lavorando per controllare e sfruttare al meglio questa potenza, e le applicazioni in ambito chimico e di ottimizzazione saranno probabilmente le prime a mostrarne la straordinaria velocità.
Con il tramonto della “legge di Moore”, il quantum computing sarà fra le tecnologie che daranno inizio ad una nuova era dell’innovazione industriale. Questo salto in avanti nella computazione potrebbe a sua volta condurre alla scoperta di nuovi farmaci, salvaguardare completamente i sistemi di cloud computing, rivelare nuovi aspetti dell’intelligenza artificiale, produrre nuovi sviluppi nella scienza dei materiali per trasformare la produzione industriale e consentire operazioni di ricerca su volumi massicci di dati.
Il quantum computing funziona in modo radicalmente diverso dai computer odierni. Un computer tradizionale utilizza i bit per elaborare le informazioni, e ogni bit rappresenta un 1 oppure uno 0: al contrario, un qubit può rappresentare un 1, uno 0, o entrambi contemporaneamente, una condizione nota come sovrapposizione. Insieme ad altri effetti quantistici, questa proprietà consente ai computer quantistici di effettuare determinati calcoli molto più rapidamente rispetto ai computer tradizionali.
Attualmente, larga parte della ricerca accademica e industriale nel settore del quantum computing è concentrata sulla costruzione di un computer quantistico universale. Fra le sfide principali si contano la creazione di qubit ad alta qualità e il loro raggruppamento in modo scalabile, al fine di poter eseguire calcoli complessi in modo controllabile.