IBM e l’Università della California a San Diego hanno annunciato un progetto di diversi anni per migliorare la qualità di vita e l’autonomia della popolazione anziana grazie al nuovo Artificial Intelligence for Healthy Living Center (AIHL), che si trova nel campus dell’UC San Diego. L’innovativo centro metterà insieme tutte le conoscenze relative a tecnologia, intelligenza artificiale e scienze biologiche di IBM e dell’UC San Diego per promuovere ricerche e applicazioni in due aree: invecchiamento sano e microbioma umano.
Questa collaborazione rientra nel campo di attività dell’IBM Cognitive Horizons Network, un consorzio internazionale di centri universitari di eccellenza che collaborano con IBM per sviluppare le tecnologie necessarie a soddisfare le promesse dell’intelligenza artificiale. Secondo il National Institute on Aging, la salute cognitiva — la capacità di pensare, apprendere e ricordare in modo chiaro — è una componente importante della salute cerebrale.
L’iniziativa di ricerca collaborativa utilizzerà l’intelligenza artificiale per setacciare tra l’enorme quantità di dati in grado di promuovere uno stile di vita più sano. I fondi verranno utilizzati per supportare la ricerca universitaria, le borse di studio per i tirocinanti, incluse opportunità per studenti diplomati e laureati, assistenza amministrativa, attrezzature e possibilità di inserimento in aziende.
Gli obiettivi generali del progetto sono quelli di sviluppare e valutare il contesto cognitivo per un ambiente di vita favorevole che permetta agli anziani di vivere in modo autonomo più a lungo e di godere di una qualità di vita superiore, e di scoprire e comprendere meglio le implicazioni sulla salute del microbioma umano. Nel corso del progetto, il team ha previsto che gli algoritmi di apprendimento automatico per il rilevamento, la comprensione, la realizzazione di modelli, personalizzazione e divulgazione saranno sviluppati, prendendo in considerazione progetti centrati sull’essere umano ed eseguendo verifiche negli ambienti del mondo reale.
Nel corso di cinque anni questo progetto si propone, di studiare in dettaglio l’impatto che la combinazione di abitudini quotidiane, ambiente, genetica e microbioma ha sulla cognizione degli anziani. Il progetto si propone di dare forma a piccole variazioni di invecchiamento ed utilizzerà interventi personalizzati tramite robot che possono contribuire ad aumentare il benessere. L’obiettivo finale è quello di permettere agli anziani di vivere in modo autonomo più a lungo e di migliorare la loro qualità di vita. Altri dettagli a questo indirizzo.