IBM ha comprato (per una cifra non comunicata) Blekko, startup che ha sviluppato un web engine con funzionalità in grado di competere con DuckDuckGo, Bing, Google e strumenti social. Non è chiaro perché Big Blue abbia acquistato la startup ma è probabile che le tecnologie di quest’ultima saranno integrate nel sistema di cognitive computing Watson, un sistema, fruibile via cloud, in grado di analizzare elevati volumi di dati, di comprendere domande complesse poste in linguaggio naturale e di proporre risposte basate sulle evidenze.
Blekko era stato lanciato nel 2010 e si era proposto come ennesimo anti-Google, concentrandosi in particolare su nuove funzionalità, fra cui in particolare gli “slashtag”, ovvero dei tag che avrebbero dovuto rappresentare un sistema per restituire risultati di ricerca più pertinenti. Negli ultimi cinque anni Blekko ha fatto parlare ben poco di sè e le sue speranze di diventare una reale alternativa a Google sono ben presto naufragate. Blekko è solo l’ultimo della svariate vittime dello strapotere di Google, fra cui ricordiamo Wikia Search e Cuil, due altri motori di ricerca incapaci di ritagliarsi il loro spazio. Il prossimo potrebbe essere DuckDuckGo.
Intanto IBM opera anche nel settore delle partneship, annunciando con Twitter la disponibilità dei primi cloud data services del settore che consentono ai professionisti aziendali e agli sviluppatori di estrarre dai dati dalla piattaforma Twitter insights, aiutando le aziende ad applicare analisi sui dati dei social media alle decisioni di business. I nuovi servizi permettono di analizzare i dati di Twitter combinandoli con milioni di altri dati provenienti da flussi informativi pubblici e aziendali, quali previsioni meteorologiche, informazioni sulle vendite e statistiche sulle scorte di prodotti, al fine di scoprire correlazioni che generano “insight” immediatamente utilizzabili.