IIBM non è riuscita a vendere la divisione che si occupa della produzione di chip e ora è alla ricerca di un partner per una joint-venture nel business È quanto riporta Bloomberg evidenziando come una partnership permetterebbe a IBM di mantenere il controllo sul design e le proprietà intellettuali, dando a terzi il compito di produrre fisicamente le componenti.
La società ha accordi con Globalfoundries per la produzione congiunta di chip in stabilimenti presso lo stato di New York. Big Blue sta ad ogni modo cercando da qualche tempo di cedere i business meno redditizi aumentare gli introiti dopo sette trimestri consecutivi che hanno visto un calo delle entrate. Lo scorso mese la società di Armonk ha ceduto la divisione server a Lenovo per 2.3 miliardi di dollari. L’affare fa seguito a una precedente trattativa che nel 2005 portò ai cinesi anche la divisione personal computer.
La società avrebbe conferito alla banca d’affari Goldman Sachs l’incarico per avere suggerimenti su cosa fare con il chip business. I semiconduttori prodotti da IBM includono la linea PowerPC, usata in computer (in passato anche da Apple), console da gioco e altri dispositivi.
IBM è sempre più concentrata sui servizi, il software e in particolare sul cloud: ha recentemente annunciato un piano d’investimento che prevede l’impegno di oltre 1,2 miliardi di dollari per espandere ulteriormente la propria presenza nel mercato del cloud computing a livello globale; l’investimento comprende una rete di centri progettati per offrire ai clienti funzionalità in questo campo.