Mentre Apple continua a mantenere uno scrupoloso silenzio sui problemi di rete di iPhone 3G, negli ultimi giorni analisti e operatori mobile hanno ammesso apertamente l’esistenza di problemi di rete per il nuovo smartphone della Mela.
Macity ne ha parlato in questo articolo.
Secondo l’autorevole settimanale di informazione economica il problema interessa una percentuale del 2-3% di tutto il traffico generato dagli iPhone 3G, che negli USA si manifesta in una caduta della linea pari all’1% del traffico di rete complessivo di AT&T.
In pratica si tratta di un problema evidente ma non disastroso. Guenther Gaugler portavoce di Infineon dichiara a BusinessWeek che lo stesso chip di iPhone 3G è installato in alcuni terminali Samsung dove non sono mai stati registrati problemi.
In generale secondo BusinessWeek i problemi di iPhone 3G possono essere fatti risalire a una miscela di fattori: il chipset Infineon, il software di gestione dello smartphone realizzato da Apple, infine la rete 3G di AT&T. Vale la pena notare che i problemi di handover e di rete sono stati denunciati anche da diversi utenti in Europa e Italia e non solamente per i grandi centri urbani dove il traffico intenso e le impostazioni software di Apple provocano, secondo BusinessWeek, cadute nelle prestazioni e perdita del collegamento. La redazione di Macity ha riscontrato problemi di rete di iPhone 3G fin dalle prime prove sul campo, descrivendone gli effetti già nella recensione in anteprima di iPhone 3G.
Quindi tralasciando i problemi di rete 3G dell’operatore USA, rimangono valide le altre due fonti: il chipset Infineon e il software di gestione di Apple. Secondo alcuni addetti ai lavori che rimangono anonimi il chipset verifica il campo e la potenza di segnale disponibili e, se non sono sufficienti, il software fa in modo che iPhone passi dalla rete 3G a una più lenta. Proprio qui vengono fatti risalire i problemi del software realizzato da Apple che richiederebbe un segnale più potente di quello realmente necessario, imponendo così il passaggio al network più lento.
Sempre dai due addetti ai lavori anonimi intervistati da BusinessWeek si apprende che Apple starebbe lavorando a stretto contatto con Infineon per risolvere il problema. Considerando l’autorevolezza del settimanale finanziario, la notizia oltre che buona è anche molto attendibile. Innanzitutto ricordiamo che l’analista Richard Windsor di Nomura, il primo che ha ufficialmente attribuito i problemi di iPhone al chipset Infineon, ha dichiarato nella sua ricerca che i problemi hardware o nello stack software integrato nel chip non avrebbero potuto essere risolti con un aggiornamento software. Invece da quanto emerge oggi Cupertino sta lavorando con Infineon proprio per evitare un richiamo degli iPhone in assistenza, operazione estremamente costosa e anche in grado di danneggiare l’immagine della Mela. I due informatori di BusinessWeek affermano che Apple rilascerà una soluzione al problema sottoforma di un aggiornamento software che potrebbe essere rilasciato entro la fine di settembre e forse anche prima, entro la fine di agosto.