Apple ha cominciato a caricare sull’iTunes store italiano canzoni senza Drm che non appartengono al tradizionale catalogo Emi o di qualche casa discografica indipendente. Si tratta, essenzialmente, di canzoni di Warner International e di Warner Italia che, probabilmente nel corso degli ultimi giorni, hanno cominciato ad apparire in versione “plus”, ovvero privi di protezione con tecnologie Fair Play.
I cantanti Warner le cui canzoni sono senza Drm sono diversi, anche se di nessun sembra sia stato completata la conversione di tutto il catalogo. Tra i nomi più noti che, almeno per alcuni album, hanno abbandonato Fair Play ricordiamo: Madonna, Neil Young, Howard Jones, Prince, Van Halen, Laura Pausini, Ligabue, Alice Cooper.
Da notare che le canzoni di alcuni di questi artisti appaiono classificate come “Plus” nel corso della ricerca, ma se poi si prova ad acquistarle si nota che nella pagina di vendita non c’è il caratteristico segno “più” che caratterizza la musica senza Fair Play.
Al momento non è chiaro quando questo processo di conversione della musica sia iniziato nè quando si completerà . Su alcuni siti americani era stata notata già a fine novembre l’apparizione (e poi la sparizione) di brani senza Drm nella sezione iTunes Plus. Un sito francese aveva indicato lo scorso martedì come il primo giorno di debutto di musica senza Drm sugli store mondiali.
Quello che non si può dubitare, in ogni caso, è che Apple abbia messo in moto la macchina per la conversione dei milioni di canzoni di iTunes. Il processo potrebbe essere però piuttosto lungo visto che non mancano ostacoli tecnico-logistici che impediscono il “big bang”, ovvero un lancio contestuale di tutto lo store.
Si può, ad esempio, ipotizzare che non tutte le case discografiche hanno definito l’accordo e che quelle che hanno firmato potrebbero avere vincoli contrattuali specifici e particolari a seconda degli artisti o delle sotto-etichette. D’altra parte trasformare milioni di canzoni in un nuovo formato non è certo semplice e rapido neppure dal punto di vista della conversione materiale della musica che deve essere privata dei Drm e incrementata di qualità .
à comunque indubitabile che anche i clienti italiani sono coinvolti nella dinamica che, questo sembra oramai certo, porterà tra non molto ad avere un negozio la cui musica si potrà usare ovunque e non solo su iPod o sul Mac.