L’iPhone potrebbe abbattersi come un maglio sul business dei principali produttori mondiali di telefoni cellulari provocando una vera e propria rivoluzione. Questo quello che rivela una indagine svolta da ChangeWave Alliance sulle intenzioni d’acquisto di un campione di consumatori americani che fanno parte del panel usato per rilevare trend di mercato
In base all’inchiesta che viene svolta su quasi 4000 individui del campione standard di 10mila, chi oggi possiede un cellulare Motorola, Nokia o LG, potrebbe passare ad iPhone, cambiando completamente lo scenario del mercato. Le intenzioni d’acquisto di telefoni Motorola scende dal 33% al 17%, quelle di Nokia dall’11 al 9%. Secondo Tobin Smith si tratterebbe dell’effetto iPhone, come certificato anche dalle intenzioni d’acquisto di iPhone.
Il campione, interrogato, ha rivelato che un’alta percentuale (9%) è intenzionato a comprare il telefono per uso personale; il 7% lo regalerebbe a qualcun altro. Se il prezzo del modello da 4 GB si assestasse tra 200 e 299$ la percentuale di chi acquisterebbe il telefono, stando sempre al campione, salirebbe del 10% se dovesse arrivare a 199$ ben il 53% lo comprerebbe. Solo una percentuale variabile tra il 37 e il 43% si dichiara non interessata in alcun modo al telefono.
L’impatto di iPhone minaccia di essere colossale anche tra i carrier. Grazie al telefono Cingular è posizionata per battere Verizon che attualmente è il numero uno dei fornitori d’accesso del campione.
“In definitiva – scrive Paul Carton – per Apple il problema non sarà quello di raggiungere le vendite previste per il primo anno. La nostra inchiesta dimostra che il target è tranquillamente a portata di mano. Il vero problema per Apple è riuscire a tenere il passo con la domanda, incluso il fatto che potrebbe non esserci un numero sufficiente di componenti, mantenendo le promesse sulla qualità del prodotto. I concorrenti faranno quindi meglio a sperare che Apple finisca per “picchiare in testa” sotto questi aspetti, perché se riusciranno a centrare gli obbiettivi il resto del settore potrebbe essere colpito da una vera e propria scossa tellurica”