l giovane hacker americano che aveva promesso di pubblicare la soluzione per sbloccare completamente l’iPhone ha tenuto fede al suo impegno: armato di saldatore e software per riprogrammare la memoria flash del telefono è riuscito a rendere indipendente il cellulare o da qualsiasi operatore.
“Non fatelo a casa” si legge in qualche spettacolo un po’ troppo violento che passa in TV ma scommettiamo che i più esperti di saldature o i più incoscienti o magari qualche abile artigiano dello stagno e dei chip si metterà al lavoro presto per rivendere iPhone sbloccati seguendo le istruzioni che si trovano su questo sito oppure iniziare una attività simile a quella che ha visto proliferare i mod chip per le Playstation 1 e 2 in questi anni.
I dieci passi in cui il giovane George Hotz descrive l’unlock non sembrano particolarmente difficili da seguire, almeno per chi ha un minimo di esperienza di programmazione; quel che è più rischioso è ovviamente il momento dell’installazione dello switch necessario ad “ingannare” la parte di telecomunicazione di iPhone: l’autore ha “bruciato” l’iPhone di un amico prima di riuscire nell’impresa.
Il racconto dell’unlock, doverosamente andato in onda nella giornata del 23 Agosto sul blog di George, corredato pure delle immagini delle birre e dei RedBull ingurgitati pericolosamente durante la complessa operazione, si chiude con due comunicazioni: l’uscita di scena dell’autore che deve iniziare la sua attività scolastica al college e la messa in vendita di quello che è destinato a diventare un cimelio storico: il primo iPhone completamente sbloccato dell’universo.
L’eventualità di un completo sblocco software si fa più concreta? Sicuramente vedremo lo sviluppo di un tool che compendi tutte le operazioni di gestione del firmware descritte nei passaggi finali dell’hack… per il resto occorrerà affidarsi a qualche geniale ragazzino come George…
La descrizione dei passaggi neccessari parte da questa pagina del Blog di Geoge .