Il taglio di prezzo di iPhone potrebbe avere determinato un incremento nelle vendite del telefono di tre volte rispetto ai volumi precedenti. Questa la conclusione cui è giunta Piper Jaffray, una società di analisi di mercato.
Il dato, frutto di un calcolo piuttosto empirico ma che comunque può contribuire a rendere l’idea del successo che Cupertino potrebbe avere ottenuto ribassando il coso di 200$, parte dal presupposto che a domenica, giorno prima dell’annuncio del milione di telefoni venduti, Apple avesse venduto 730mila unità . La cifra è stata ricavata scorporando le 270mila unità vendute nei due giorni finali di giugno, dalla cifra totale di un milione, annunciata da Apple lunedì. Poiché in precedenza, secondo un’osservazione svolta presso i negozi Apple e alcuni negozi At&T dalla stessa Piper Jaffray, il numero di iPhone venduti sarebbe stato di 9mila al giorno, il che avrebbe portato il totale nei pressi di 600mila in poco più di due mesi, ecco che se ne ricava che nei cinque giorni dal ribasso del prezzo a domenica Apple di telefoni ne ha venduti 136mila invece che i previsti 45mila.
Secondo Gene Munster, che ha scritto il rapporto, Apple non potrà sostenere un simile ritmo di vendita. Più probabilmente il tasso di incremento potrebbe essere raddoppiato, passando da 9mila a 18mila telefoni al giorni.
Se questa previsione fosse confermata iPhone passerebbe dall’1,8% del mercato al 3,6% del mercato dei telefoni cellulari negli Usa.