La fila per iPhone 3G è già cominciata per il negozio sulla Quinta Strada a New York.
A compiere la scelta di mettersi in attesa 168 ore prima del momento della messa in vendita non sono clienti normali, ma un gruppo di attivisti di una associazione che ha una missione consistente con il livello di originalità di chi sceglie di aspettare fuori da un negozio per 168 ore: indurre il prossimo presidente degli Usa a trasformare in un giardino organico il prato della Casa Bianca usando la popolarità conquistata dall’attesa record.
Le intenzioni della decina di attivista del gruppo, denominato The Who Farm, sono illustrate in una intervista rilasciata ad Apple 2.0 e in una lettera intitolata “Waiting for Apples in the Big Apple” mandata a leader politici e anche a Steve Jobs. “Per una settimana resteremo in uno spazio pubblico 24 ore su 24, useremo energia solare, berremo acqua dell’acquedotto di New York, mangeremo frutta (specialmente mele) prodotta con metodi organici, trasformeremo in compost i rifiuti ma soprattutto parleremo della rilevanza di coltivazioni organiche nel processo di una vita più sana, sicurezza del cibo, educazione dei giovani e mitigazione dei fenomeni di mutamento climatico”.
Oltre ad avere l’intenzione di sfruttare dal punto di vista pubblicitario il lancio di iPhone, realizzando un record di cui dovrebbero parlare tutti i media, Daniel Bowman Simon leader degli Who Farmers (che rispondono al nome di Athea Aina, Brian, Casey, Dane, Daniel, Dori, Heyward, Lloyd, Kaitlin, Makiko and Yumi) vuole comprare un iPhone per se stesso più altri due che donerà ai candidati alla presidenza: Barack Obama e John McCain.
La speranza è quella di convincerli, come detto in apertura, a trasformare i circa 7 ettari di prato che circondano la Casa Bianca in uno spazio dove crescere verdura organica.