Russia e Cina sono due importanti mercati e la loro assenza risulta macroscopica nell’elenco dei 70 Paesi in cui iPhone sarà commercializzato nei prossimi mesi. La situazione potrebbe presto sbloccarsi per quanto riguarda la Russia. A rivelarlo è Steve Jobs in persona durante una intervista televisiva concessa alla CNBC: ” Non abbiamo avuto nessuna possibilità di stipulare un accordo in Russia. Credo che accadrà nell’anno in corso”.
Sulla particolare situazione russa emergono altri dettagli in un articolo pubblicato da The Moscow Times.com. Mobile TeleSystem e MegaFon, due degli operatori mobile più importanti del Paese hanno confermato le avvenute trattative con Cupertino. In ogni caso fonti anonime che vengono fatte risalire a interni di una delle due compagnie, imputano il fallimento degli accordi alle esigenti richieste da parte di Apple che ha imposto l’acquisto di grandi quantità di dispositivi oltre al 10 per cento per ogni unità venduta, infine il 10 per cento per sui ricavi generati dal traffico degli utenti.
L’impossibilità di trovare un accordo per la distribuzione ufficiale ha generato in Russia uno dei mercati paralleli più ingenti. Eldar Murtazin dell’azienda Mobile Research Group di Mosca, stima che ogni mese entrano in Russia circa 20mia unità con prezzi da capogiro, fino a 1.000 dollari contro i 399 dollari, prezzo ufficiale del precedente iPhone da 8 GB. 300mila utenti è la base di installato stimata complessivamente per la Russia.
La strategia di Cupertino è cambiata profondamente con la presentazione di iPhone 3G. Diversi analisti ed esperti russi, nonché portavoce delle compagnie telefoniche mobile più importanti, notano negli ultimi giorni che i prezzi più abbordabili e l’assenza di partecipazione ai ricavi da parte di Apple sul traffico mensile, gettano nuove fondate speranze per il raggiungimento di un accordo già nei prossimi mesi. Dalle dichiarazioni rilasciate dallo stesso Jobs e da quelle provenienti dagli addetti ai lavori russi è lecito supporre che iPhone 3G arriverà in Russia entro la fine dell’anno, permettendo così ad Apple di includere questo rilevante e grande mercato nell’elenco dei Paesi serviti con un accordo ufficiale.