Vodafone con Tim per l’iPhone italiano. La notizia emerge da un articolo pubblicato oggi da Repubblica che cita a sostegno della sua tesi fonti dell’autorità di garanzia.
Secondo il giornale, che smentisce quindi se stesso su quanto affermato nei giorni scorsi (ovvero che Tim avrebbe avuto l’esclusiva per il mercato tricolore) l’annuncio sarà dato in forma congiunta nelle prossime ore “a mercati chiusi”, e conferma quando il nostro sito aveva, a questo punto correttamente, anticipato nel corso della giornata di ieri con un articolo di riflessione in materia.
Repubblica non fornisce molti dettagli in merito all’accordo. Si apprende unicamente che la multinazionale britannica ha stipulato un patto in chiave multinazionale e che quindi Vodafone potrebbe avere il cellulare anche in altri paesi europei. A giustificazione della marcia indietro rispetto alle informazioni precedenti, Repubblica sottolinea che sarebbe stato impossibile per Vodafone accettare il differimento rispetto alla concorrente.
Il giornale insiste nella tesi secondo cui sarebbe però stata Tim a smuovere le acque; ma se in precedenza sosteneva che Telecom Italia avrebbe ottenuto un telefono sbloccato dalla testata si apprende non solo che il cellulare sarebbe bloccato per 18 mesi (l’unlock sarebbe a richiesta e a pagamento dopo 9 mesi e gratutito alla scadenza dei 18, secondo le leggi italiane) che sarebbe stato Bernabè (con la collaborazione di Paolo Bertoluzzo amministratore delegato di Vodafone Italia) a “costringere” Apple a passare al 3G quando invece voleva ancora lanciare un telefono Edge anche nella seconda generazione. E che Tim non abbia avuto molta influenza sulla scelta tecnologica lo conferma il fatto che Vodafone avrà lo stesso telefono in altri paesi, tutti con reti 3G,
Macity, pur ritenendo non solo estremamemente probabile che Vodafone sia il secondo gestore italiano ma che sia necessario, come chiarito ieri avere più gestori, continua a credere che l’iPhone sarà messo in vendita anche in versione sbloccata anche nel nostro mercato per una lunghissima serie di ragioni già esposte nel corso del nostro articolo appena citato.
Per quanto concerne il discorso che sarebbero stati, questa volta in solido, i due principali operatori mobili italiani a modificare il punto di vista di Jobs e, nientemento, a costringerlo a fare un iPhone 3G quando invece voleva ancora fare un telefono Edge, le considerazioni le lasciamo ai lettori e alla lunghissima serie di articoli che dallo scorso autunno, quando ancora nons i parlava né i Tim né di Vodafone, riferiscono della strada di Apple verso l’iPhone 3G.