Sono esigenti, i giapponesi. Talmente esigenti che quando si tratta di nutrirsi delle migliori tecnologie, non sentono storie. Le prendono. In massa. Senza dubbio o tentennamento alcuno.
Le Cassandre che volevano l’iPhone sulla porta con il metaforico cappello in mano, a mendicare un piccolo posto sul tatami buono delle casette giapponesi sono smentite a quanto pare clamorosamente dalle stime che ha fatto Nikkei, il quotidiano giapponese.
Nell’edizione mattutina, il giornale riporta che secondo le analisi di Gkf Marketing Services l’iPhone durante il primo giorno di commercializzazione ha totalizzato il 40% delle vendite di elettronica nei negozi giapponesi e il 50% in quelli di Softbank Mobile, l’unico operatore nipponico che commercializzava lo smartphone di Steve Jobs.
Per fare un paragone, i negozi di Softbank fino al giorno prima del lancio dell’iPhone contavano solo per un 19% del totale delle vendite di telefoni in quel mercato. Andando a scorporare i dati, si vede che nelle poche ore della commercializzazione l’iPhone 3G nel modello da 16 Gigabyte è quello piaciuto di più ai giapponesi, dato che ha toccato il 33% delle vendite complessive di telefoni intelligenti, mentre quello da 8 Gb si è fermato all’8% del totale.