L’iPhone europeo sarà annunciato lunedì. Questa l’indiscrezione che trapela da un giornale londinese, il tabloid Evening Standard. Il quotidiano informa non solo sulla data di presentazione del telefono, ma anche sui partner coinvolti nel lancio commerciale: Vodafone, T-Mobile e il Vmo (operatore mobile virtuale) di Vodafone Carphone Warehouse. Inutile dire che il telefono che sarebbe in predicato di arrivare in Europa è un 3G.
Ammesso che l’indiscrezione sia corretta, la scelta di tre operatori invece che di uno come accade negli Usa è data dalla necessità di coprire l’intera eurozona, impresa virtualmente impossibile usando un solo operatore.
Sia Vodafone che T-Mobile infatti sono presenti in alcuni paesi mentre in altri non lo sono per nulla; in ogni caso si tratta dei due operatori con il maggior numero di network sparsi in Europa.
Difficile dire se l’Evening Standard, diffuso prevalentemente nell’area di Londra e il cui modulo informativo punta molto sull’aggressività della notizia e quindi in qualche caso spinge molto sui titoli e sugli articoli ad effetto, ha avuto una indiscrezione o ha semplicemente rimasticato, confezionandole in un servizio, informazioni già note.
Vodafone da più parti è indicato fin dall’inizio della vicenda iPhone come il principale candidato a siglare un accordo con Apple; anche recentemente il suo marchio è stato accostato a quello di Cupertino anche se, sempre stando alle voci, sarebbero in corso trattative per sistemare alcune problematiche non di scarso conto, come la sovvenzione sui terminali e il numero minimo di pezzi che Vodafone dovrebbe acquistare.
Anche T-Mobile è stata in alcune occasioni indicata come partner possibile di Apple, anche se molti hanno suscitato dubbi in materia visto che il carrier che fa riferimento a Deutsche Telekom ha una forte presenza in Germania e in alcuni paesi del Nord Europa, ma non è attivo in nazioni molto rilevanti per la telefonia cellulare come l’Italia o la Spagna ad esempio.
In ogni caso non resta che attendere. La data dell’annuncio formale del lancio, sempre secondo l’Evening Standard, è ad appena tre giorni di distanza.