Uno o due giorni. Ecco quanto ci vorrà ad esaurire le scorte di iPhone. La previsione, che sottolinea l’ambizione del traguardo, è di At&t riportata da Usa Today. “Pensiamo – dice Larry Carter, senior vice president of sales di AT&T – che alcuni dei nostri negozi daranno fondo ai pezzi disponibili in 24 o 48 ore. Ma personalmente penso che questo accadrà nel primo giorno”.
La società telefonica ha piani ben precisi per fare fronte alla richiesta: rifornire oltre la media i punti vendita collocati in zone strategiche, quelle dove iPod ha già un grande seguito (come la California, Chicago o New York). Per quei negozi che finiranno prima del tempo i telefoni sarà predisposto un sistema di spedizione a domicilio; tra i tre e i cinque giorni il cellulare arriverà a casa. Studiate anche misure per prevenire il “bagarinaggio”; il numero di iPhone venduti a ciascun cliente sarà limitato.
Per affrontare quello che si preannuncia come un vero e proprio assalto all’arma bianca, At&t non solo terrà i negozi aperti un’ora in più rispetto al normale orario, ma recluterà 2000 persone per fare fronte all’ “orda”. Di questi 1000 saranno impiegati solo per i primi giorni, gli altri lavoreranno a lungo termine nei 1800 punti vendita sparsi per i vari stati americani.
Nonostante tutto questo, spiga Carter, al momento non c’è alcuna certezza sul fatto che Apple riuscirà a fare fronte alla grande domanda di iPhone. “Su questo – ammette il manager di At&t – non ci dormiamo la notte”.
Più certezze sul funzionamento di iPhone e sulla sua capacità di rispettare le promesse in rapporto alla rete su cui opererà . Nel corso delle ultime settimane decine di tecnici hanno provato, in segreto, iPhone nelle condizioni più disparate, sui mezzi pubblici, per strada, negli edifici, nei bar. L’esito dei test è stato riferito ad Apple che ha svolto tutti gli affinamenti necessari.