Sembra sempre più probabile che sia Tim il gestore di telefonia mobile che darà agli italiani iPhone. A dare questa impressione una serie di email che sono giunte in redazione nel corso degli ultimi giorni dalle quali, pur nella frammentarietà delle informazioni in esse contenute, si ricava l’impressione che il discorso tra Apple e l’emanazione di Telecom Italia non solo è andato avanti, al contrario di quello che sostiene qualche altro fonte d’informazione primaria, ma è anche vicino, se non ha addirittura superato, la fase cruciale, quella dove si giunge alla definizione dell’accordo.
La maggior parte delle informazioni contenute nelle email, che sono ben più di qualcuna, a cui facciamo cenno, indirizzano l’attenzione ad elementi che farebbero addirittura presumere ad alcune iniziative di marketing imminenti. Se così fosse non si potrebbe escludere che dell’iPhone italiano si possa parlare pubblicamente nelle prossime ore, magari nel contesto di un più vasto annuncio dell’espansione del mercato iPhone in Europa e Asia. A quel punto Tim potrebbe essere libera di dare il via alle campagne di pubblicizzazione del telefono, anche se poi questo dovesse arrivare nelle successive settimane, magari in primavera.
L’ipotesi che sia Tim il partner di Apple nasce sulla scorta di vari indizi, tra questi le stringhe del carrier I.D. contenute nell’ultima versione del firmware. Macity da parte sua in autunno aveva poi avuto informazioni piuttosto precise e circostanziate sul fatto che il discorso con Tim non era ancora concluso e che i colloqui andavano avanti. D’altra parte se si guarda a quanto accaduto altrove, Apple ha scelto sia in Germania che in Francia le emanazioni mobili dell’incumbent del fisso (T-Mobile è una derivazione di Deutsche Telekom, Orange di France Telecom), forse in vista di possibili future iterazioni anche con la rete casalinga che sta convergendo con quella mobile. In Italia, come noto, Tim è proprio l’emanazione mobile di Telecom che controlla saldamente il mercato del fisso.
Le voci su presunte trattative con Vodafone, secondo gestore di telefonia in Italia, già deboli mesi fa, a fronte di interessi troppo contrastanti tra la multinazionale britannica (pesantemente nel settore dei servizi con Live! oltre che abituata a brandizzare altrettanto pesantemente i suoi terminali) ed Apple e oggi lo sono ancora di più dopo la causa legale intentata in Germania contro T-Mobile per imporre lo sblocco per legge di iPhone. Se davvero Vodafone fosse stata impegnata in trattative con Apple per portare iPhone in altri paesi sembra decisamente improbabile che la sua filiale tedesca si lanciasse (finendo per avere torto) in un procedimento in tribunale per chiedere ad un giudice di liberalizzare l’uso di qualunque Sim sull’iPhone tedesco.
Per l’Italia, oltre all’ipotesi Tim, resta aperta la possibilità , almeno teorica, che sia 3 a conquistare il telefono di Apple. Il gestore di Hong Kong in Italia ha già delle flat dati che ben si adatterebbero allo spirito dei servizi Apple e potrebbe essere forse più flessibile di Tim nel gestire il modello di profitto che richiede Apple. Ma fino ad oggi Hutchinson Whampoa, che controlla 3, non sembra avere manifestato interesse per iPhone.