iPhone è un capolavoro di ingegneria elettronica di sapienza costruttiva. Questa l’opinione espressa da Portelligent, una delle società che ha analizzato e valutato l’interno di iPhone e la sua componentistica.
“Aprendo iPhone – ha detto David Carey, presidente di Portelligent – si nota uno straordinario livello di sofisticazione e complessità nel disegno meccanico”, questo in contrasto con l’aspetto esteriore che appare molto semplice. La necessità di rispettare quella che secondo Carey appare una vera e propria filosofia di Apple (oggetti esteriormente lineari ma ad alta complessità costruittiva) avrebbe imposto alti costi di costruzione e di raggiungere livelli di densità di componenti decisamente superiori a quelli della media della concorrenza (1,91 grammi per centimetro cubo contro 1,14 dei rivali).
L’attenzione del design si nota anche da altri dettagli come dalle 20 viti che uniscono le varie parti del telefono quando invece la concorrenza ne usa in media quattro e l’utilizzo di colla per rendere stabili alcune connessioni.
Portelligent fornisce nel design compatto una spiegazione, almeno parziale, alla scelta di adottare una batteria non rimovibile. Secondo Carey lo sportello per accedere alla batteria porta via da mezzo millimetro ad un millimetro di spessore e i connettori sottraggono altro spazio. Nel caso di Apple l’accumulatore è stato invece saldato.
Tutto questo si paga in qualche modo. Oltre alla batteria non sostituibile secondo Portelligent iPhone non è affatto semplice da riparare e molto costoso da costruire. Anche il costo netto delle componenti (circa 220$ per il modello da 4 GB) è superiore a quello dei normali telefoni cellulari; la società americana pensa che il telefono di Apple ha un prezzo in materiali di circa 40$ superiore a quello dei più costosi smartphones.