Un problema nella produzione di iPad potrebbe ridurre in modo consistente le unità del tablet al lancio, costringendo Apple a rendere disponibile iPad solo negli Stati Uniti a marzo e a ritardarne di un mese la commercializzazione in altri paesi. Questo in sintesi il bollettino rilasciato da Peter Misek ai clienti di Canaccord Adams, così come viene raccontato da Fortune.
Il giornale non fornisce ulteriori informazioni per quanto riguarda il problema che starebbe limitando la velocità di produzione di iPad: l’analista si riferisce ad esso semplicemente come ad un “collo di bottiglia” emerso sulle linee di costruzione della società Hon Hai Precision Industry, ovvero la ben nota Foxconn, senza ovviamente riportare neppure le fonti da cui ha attinto l’inidiscrezione. Molto più dettagliate le conseguenze: secondo l’analista di Canaccord Adams nel mese di marzo potrebbero uscire dalla fabbrica solamente 300mila iPad, contro la quantità programmata da Cupertino di circa un milione di pezzi.
Il problema, qualunque esso sia, si ripercuoterà sulla tabella di marcia di Apple fino al mese di aprile ma soprattutto potrebbe costringere Apple a rivedere i propri piani per il lancio commerciale. L’esiguo numero di unità disponibili potrebbe in definitiva costringere Cupertino, come accennato in apertura, a lanciare iPad nei soli Stati Uniti nel mese di marzo, ritardando di un mese la disponibilità nel resto del mondo.
Misek non prevede ricadute sul totale delle unità prodotte e vendute da Apple e continua a mantenere le previsioni di vendita di iPad fisse a 1,2 milioni di pezzi per il 2010 e 3,5 milioni di pezzi per il 2011. Per quanto riguarda iPhone Misek ha, invece, alzato le stime da 7,2 milioni di pezzi a 7,9 milioni per il secondo trimestre; una versione ad hoc per le reti Verizon in USA arriverà secondo l’analista per il periodo di Natale e non a settembre come precedentemente previsto.