Un post di Elon Musk a sostengo ad alcune dichiarazioni antisemite costa caro a X (già Twitter). Molte grande aziende – Apple inclusa – hanno sospeso le proprie campagne pubblicitarie sul social network, e non sono bastate le dichiarazioni di Linda Yaccarino a The Hollywood Reporter, che parla di cospirazione e manipolazione dei post, affermando che “non esiste nessun’altra piattaforma che lavora così duramente per proteggere la libertà di parola come X”, affermando a suo dire che gli inserzionisti “hanno temporaneamente sospeso gli investimenti a causa di un articolo fuorviante e manipolato”, ribadendo gli sforzi dell’azienda “per combattere l’antisemitismo e la discriminazione, poiché non c’è posto per questo in nessuna parte del mondo”.
La CEO di Twitter/X sembra voler diffondere ottimismo ma il twittatore seriale e supremo Musk (i suoi tweet appaiono sempre e comunque, visibili anche ad utenti non interessati ai suoi pensieri) dovrebbe sapere che questo è il periodo nel quale le aziende spendono di più (quello natalizio è un periodo-chiave per gli investimenti pubblicitari).
Il New York Times è riuscito a ottenere alcuni documenti interni e riferisce di una situazione molto difficile per Twitter. Sono più di 100 le grandi aziende che hanno deciso di ridurre o bloccare gli investimenti pubblicitari, altre ancora stanno pensando di lasciare la piattaforma. Tra le ultime c’è ad esempio Airbnb che ha annullato una campagna da oltre un milione di dollari e Uber che prevedeva di spendere una cifra simile.
Twitter, che già non naviga in buone acque dal punto di vista finanziario, rischia perdite per 11 milioni di dollari dagli introiti pubblicitari e se la situazione continuerà così, entro fine anno potrebbe arrivare a perdere 75 milioni di dollari.
X has been extremely clear about our efforts to combat antisemitism and discrimination. There's absolutely no place for it anywhere in the world. https://t.co/a3gGZrLm2p
— Linda Yaccarino (@lindayaX) November 17, 2023
X ha replicato all’articolo del New York Times, affermando che si tratta di stime e che i dati in questione sono obsoleti. Per cercare di calmare la situazione, Elon Musk ha fatto sapere che entrate da pubblicità e abbonamenti saranno devoluti a ospedali in Israele e alla Croce Rossa per Gaza.
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