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CES 2016 di Las Vegas: tra indossabili e smart home, l’elettronica è uno show

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Il CES 2016 sta per iniziare e mentre a Las Vegas arrivano espositori, analisti e giornalisti proviamo a dare un’occhiata alle tendenze del mercato dell’elettronica di consumo che saranno sviluppati al CES 2016 e fare alcune previsioni sui prodotti che vedremo allo show.

Smartphone e Tablet

Il CES non è un evento dedicato espressamente ai dispositivi mobile e le grandi aziende come Samsung e LG preferiscono organizzare, per i prodotti top dell’anno eventi di grande portata fuori e dentro gli show europei: MWC Barcellona e IFA Berlino e così è improbabile che verrà mostrato un prodotto completamente nuovo ad Inizio Gennaio. LG ha lanciato una versione migliorata del suo GFlex e potrebbe mostrare qualche update della corrente linea mentre Sansung potrebbe usare l’evento per lanciare il phablet Galaxy A9 con schermo da 6” e un chip SnapDragon octacore.

Prodotti interessanti dovrebbero invece arrivare dai costruttori cinesi che stanno scalando le classifiche di vendita mondiali come Huawei che non ha disdegnato in passato di introdurre singoli prodotti o linee complete in occasione dello show di Las Vegas: quest’anno dovrebbe esserci il lancio mondiale del phablet già lanciato in Cina poco più di un mese fa: il Mate 8.

In arrivo il lancio internazionale dei telefoni di ZTE, vero competitore su larga scala nel campo dei produttori cinesi.

HTC in questo momento sembra più concentrata, dopo gli avvicendamenti societari, a lavorare su campi collaterali come la realtà virtuale con il suo visore full immersion mostrato qui in anteprima lo scorso anno e finalmente pronto per il mercato e una inedita linea di prodotto per Smarth Health.

Sony ha lanciato da pochissimo la sua linea Xperia Z5 e probabilmente non introdurrà nuovi prodotti in questo campo.

Il mercato si sta comunque orientando su dispositivil sempre più grandi con dimensioni tra i 5.2 e i 6 pollici che rappresentano la chiave di accesso al mondo di internet per iuna larga fascia di utenti consumer.

Indossabili e smartwatch

In questa categoria possiamo includere una vasta gamma di prodotti dalle smart band economiche più semplici agli smartwatch più intelligenti, complessi e costosi.

Con la possibiità di avere sensori e chipset sempre più economici le smartband sono arrivati a livello di facilità di produzione e a prezzi talmente bassi che chiunque è in gradi presentare un poprio prodotto sul mercato entry-level: a fare la differenza è molto spesso il software che nel campo del fitness è sempre più sinonimo di capacità motivazionali e di analisi dei dati.

La scommessa è quindi da una parte sui prezzi in caduta con aziende come Xiaomi che vende braccialetti fitness ad un costo poco più alto di band “ornamentale” e dall’altra sulla capacità di gestirli con un software efficiente e accessibile.

Per le smart band di alto livello come Fitbit la sfida è gestire il livello intermedio prima del salto verso lo smartwatch facendo affidamento alla maggiore durata della batteria, vero tallone d’achille degli orologi intelligenti, e alla specializzazione e durabilità nel campo fitness anche in impieghi estremi.

Nel campo degli indossabili possiamo annoverare tutta una serie di dispostivi come solette smart, magliette intelligenti e soprattutto quei prodotti che sono al confine tra la Smart Health e le capacità di rilevamento delle condizioni di salute e delle attività fisiche. Tra questi vedremo i prodotti di iHealth e finalmente dopo mesi e mesi dall’annuncio la versione funzionante e pronta per il commercio di Qardio Core, il tracker per le attività cardiache che combina in modo intelligente sensori giroscopici e dati relativi al vostro cuore.

Gli Smartwatch, con in primo piano Apple Watch per cui troveremo una serie nutrita di accessori di terze parti e con la pletora di soluzioni basate sul sistema operativo di Google hanno risolto i problemi di interazione che hanno le smartband ma sono penalizzati dalle batterie. Difficile che al CES escano annunci eclatanti ma probabilmente troveremo nuovi produttori e nuove interpretazioni del design di un oggetto che sta lentamente facendosi strada nella vita degli utenti.

sviluppati al CES 2016

Audio Video

Le novità nel campo dei TV saranno soprattutto nel campo della qualità con il 4K ormai diventato un requisito di base dei nuovi TV di qualsiasi brand. Gli schermi curvi sono ancora (inspiegabilmente n.d.r.) un punto di attrazione e il mercato passata la fase di rinnovo del parco macchine CRT ora sta puntando da una parte verso dimensioni sempre più grandi e prestazioni sempre più spinte nel campo della fedeltà colore.

Il problema però sono i contenuti che per la loro scarsità nel formato fisico (i lettori Blue-Ray 4K arriveranno sul mercato all’inizio di quest’anno) e la difficoltà di gestione attraverso i sistemi di trasmissione televisiva tradizionale stanno spingendo sempre di più verso il modello di Streaming interpretato da Netflix.

Non a caso quest’anno Netflix avrà l’onore del keynote di apertura con il suo CEO Reed Hasting e ci aspettiamo una sempre maggiore integrazione dei suoi servizi su tutte le piattaforme smart presenti al CES: se i sistemi di fruizione di film e serie TV non sono più solo i televisori è merito di Netflix aver trovato un giusto equilibrio tra la qualità del servizio e la sua continuità su qualunque dimensione di schermo.

Nel campo della produzione di pannelli e TV ovviamente non sono da trascurare le aziende cinesi. Anche se non si arriva all’eccellenza della qualità OLED di LG o alla studio della fedeltà video di Samsung i produttori come HiSense, Haier e altri stanno quadagnando forti fette di mercato e cercando di ridurre il gap in termini di elettronica di controllo nei confronti dei grandi nomi per abbinare a pannelli di per se già di elevato livello qualitativo la capacità di gestire, anche con chip grafici sviluppati in proprio, il grande flusso di dati che le trasmissioni in 4K richiedono.

Nel campo dell’audio le tendenze sono abbastanza consolidate con sistemi di riproduzione portatili e di piccole dimensioni a farla da padroni dal punto di vista della quantità e all’aumento dell’interesse verso sistemi multi-speaker o multi-room come quelli di Sonos.

Ormai ogni grande produttore in campo audio ha introdotto un proprio sistema di questo tipo cercando di affidarsi, oltre agli standard di mercato anche alla forza del proprio brand, come LG per vendere un sistema integrato. Anche qui i servizi di streaming giocano un ruolo importante perchè permettono di aggiungere contenuti sempre nuovi ed attuali o di cercare in librerie e playlist personalizzata la musica che ci serve in un determinato istante.

Il brand di riferimento è come abbiamo già detto Sonos ma le soluzioni basate su Airplay, su Google Cast e su Spotify e le soluzioni presentate di recente da Yamaha con il suo Music Casthanno ottime probabilità di coinvolgere il pubblico verso un settore che ha puntato negli anni recenti più sulla versatilità che sulla qualità.

A proposito di qualità il CES offrirà lo sguardo anche su sistemi audio di elevato livello e offrirà qualche occasione in più per mostrare nuove soluzioni sull’audio ad alta definizione promosso in primo luogo da Sony.

Internet Of Things e Smart Home

Il collegamento di ogni possibile oggetto della casa e della vita quotidiana è ormai un dato di fatto e dal punto di vista dell’industria dell’elettronica di consumo questa è una grande opportunità allo stesso una grande sfida sopratutto nel realizzare un approccio semplice ad modello di controllo che diventa complesso.

Al CES 2016 vedremo tantissimi nuovi gadget, strumenti d’uso quotidiani e tanti dispositivi vecchi e nuovi in grado di essere controllati da uno smartphone ma verificheremo sopratutto se le soluzioni alternative con ambienti chiusi e controllati come Homekit di Apple saranno in grado di coprire un campo di ultizzazione che per ora, nel nostro paese è limitato alle soluzioni di Elgato e Philps HUE.

Non aspettiamoci grandi novità per piattaforma Brillo di Google che è ancora allo stadio iniziale mentre è probabile che Samsung proponga una evoluzione della sua piattaforma SmartThings destinata ad arrivare in Europa nel corso del 2016.

Il tema della smart home coinvolgerà un crescente numero di aziende sia con soluzioni singole e gestibili via IFTTT come quelle di Netatmo sia con centinaia di nuovi dispositivi compatibili con Z-wave e Zigbbee e pure Wi-Fi: telecamere sempre più intelligenti e lampade che ormai sono in grado di fare anche da sistema di sorveglianza.

Realtà Virtuale

Quello del 2016 dovrebbe essere il CES della definitiva consacrazione della Realtà Virtuale: quello che fino a ieri era soltanto uno strumento per dimostrazioni o installazioni museali dovrebbe entrare nella case degli appassionati con la capacità di fornire nuovi strumenti di gioco e di approccio alla scoperta di mondi reali o immaginari.

Grazie al progresso nella risoluzione dei dispositivi e alle capacità di calcolo dei processori molti degli ostacoli all’utilizzazione di strumenti potenti e definiti sono stati rimossi e come accade nel campo dei TV quando esistono i contenuti i prodotti per usufruirne acquistano nuovo interesse.

Dopo la dimostrazione della soluzione Playstation VR di Sony ad IFA 2106  ci aspettiamo una marea di novità in questo campo spinte anche dall’ormai consolidata esperienza di Oculus con il suo Rift, da HTC con il suo pre-annunciato Vive e il futuro della soluzione “intermedia” di Microsoft che con il suo Hololens ha sviluppato un prodotto interessante che abbina l’immersione parziale all’uso di gesture. Realtà virtuale non è soltanto visione ma anche interazione e vedremo sicuramente interessanti sviluppi nelle tecnologie di puntamento e gestione del movimento in un campo immersivo.

Robotica

Dimentichiamo per un attimo i manichini antropomorfi dotati di movimento proprio che il cinema e la tradizione letteraria ci hanno fatto conoscere: le applicazioni della robotica sono già negli oggetti di tutti i giorni: dagli aspirapolvere autonomi ai sistemi di sorveglianza “intelligenti” che riconoscono chi entra o chi esce o che sono in grado di seguire un oggetto con il proprio movimento.

Sono nelle applicazioni per l’education che stanno vedendo protagoniste aziende come la spagnola BQ o la conosciutissima Sphero che cercano di creare un mix tra il divertimento del controllo di un sistema semiautomatico e l’insegnamento della programmazione.

Sono nei sistemi di ausilio alla visita di un museo o di una installazione a distanza, sono nell’esoscheletro che risponde ai comandi di una persona che ha perso l’uso delle gambe.

Le stesse auto a guida autonoma di cui parliamo in un’altra sezione di questa pagina sono di fatto dei robot, le stesse stampanti 3D che usano materiali sempre più smart, aumentano la precisione di stampa e i campi di applicazione sono dei robot al servizio di chie progetta e crea.

Il CES offrirà quest’anno uno spazio allargato alla robotica ma è l’idea stessa di sistemi autonomi (o meglio programmabili e rispondenti a sensori) nelle decisioni di movimento che in questi anni si è fatta strada in tanti campi collaterali, dalla medicina smart ai droni, dalla casa intelligente all’auto a guida autonoma.

Smart Auto

Se la Smart Home è da tempo una promessa che sta realizzandosi a piccoli passi, i grandi passi li stanno compiendo le industrie dell’auto con ricerche che si trasformano in realtà grazie alla crescente capacità di connettività e soprattutto alla gestione sempre più intelligente dei “big data” che nel settore della mobilità rappresentano una risorsa enorme e permettono enormi ottimizzazioni anche nel breve termine sia per i produttori dei veicoli sia per chi deve gestire le risorse del territorio.

Non è un caso che aziende come Ford stiano creando alleanze con IBM o con Google per la gestione dei dati e allo stesso tempo stiano portando avanti ricerche su un tipo di mobilità mista che combini le esigenze del singolo utente attraverso lo smartphone personale e le informazioni che provengono dal traffico e dai veicoli in circolazione.

L’auto a guida autonoma è ormai un dato di fatto e se i regolamenti nazionali e le infrastrutture lo permetteranno sarà sulle strade prima del previsto magari dapprima con utilizzazioni di tipo “valet” o all’interno di circuiti ben definiti.

Ma CES per le aziende automobilistiche è la vetrina per mostrare il futuro prossimo dei propri progetti e così vedremo gli annunci della nuova auto elettrica di Wolkswagen e quelli di una misteriosa azienda dal nome Faraday Future che era stata persino abbinata alla fantomatica Apple Car. Vedremo anche all’opera la nuova interfaccia AirTouch di BMW concepita per controllare l’auto con una serie di Gestures.

Droni e Action Cam

Il passo avanti nel campo della realtà virtuale è strettamente collegato agli strumenti di ripresa e la possibilità di combinare immagini reali con oggetti di fantasia dipende anche dalle modalità con cui siamo in grado di registrare la visione di ambienti e paesaggi.

Il mondo dei droni e delle riprese a 360 gradi per utilizzazione di conoscenza del territorio o di creazione di contenuti sono fortemente legati e la loro utilizzazione combinata sarà una delle novità nel prossimo futuro.

I droni del CES saranno modelli sempre più potenti, con possibilità di comando attraverso dispositivi dalle gesture inedite e pensantj anche per un uso ludico. Ovviamente a farla da padrone nel mercato consumer e pro è sicuramente Parrot che da tempo ha prodotti interessanti ai due estremi della gamma ma ci aspettano interessanti novità da DJI e forse la presentazione del primo drone di GoPro a testimoniare il diretto legame che c’è tra le riprese d’azione e la possibilità di gestirle dall’alto.

Non sono comunque da trascurare i produttori dell’est, in grado di creare droni dalle capacità di volo straordinarie.

Per le action Cam aspettiamoci una marea di novità dai produttori Cinesi con prestazioni migliorate rispetto alle versioni base e con tante novità sui sistemi di ripresa a 360 gradi che saranno in grado di produrre contenuti per la realtà virtuale: nelle scorse edizioni abbiamo già avuto un piccolo assaggio delle tecnologie ma ora con il consolidamento delle capacità di riproduzione delle piattaforme video (YouTube tra i primi) non c’è più la necessità di costruire un ecosistema software per ogni videocamera e i produttori possono concentrarsi direttamente sull’hardware.


Macitynet vi racconterà direttamente con immagini, video e reportarge il CES 2016 che ufficialmente parte dal 6 di Gennaio ma che avrà diversi eventi pre-show che vi racconteremo a partire dal martedì mattina (ora italiana) del 5 Gennaio.

La pagina di riferimento per CES 2016 su macitynet la trovate a partire da questo link.

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