Il mondo dei tablet sta cominciando a percepire l’influenza dei dispositivi a basso costo con i grandi produttori che perdono terreno a vantaggio di altri di fascia più bassa che soddisfano la domanda di dispositivi connessi a prezzi economici. Queste le conclusioni cui giunge IDC, al termine della raccolta dei dati preliminari del penultimo trimestre dell’anno.
Secondo la società di ricerca, i 90 giorni che sono terminati a fine settembre, hanno registrato una crescita ancora piuttosto consistente sia anno su anno (+11,3%, per un totale di 53,3 milioni) che trimestre su trimestre, ma il trend è stato favorevole, sostanzialmente grazie alla solidità del mercato americano, dove i tablet continuano a vendere ancora in maniera molto robusta. È proprio grazie al fatto che sono gli USA il mercato primario dei tablet, che nella classifica vediamo apparire un marchio come RCA che fuori dagli Stati Uniti è di fatto inesistente, ma che sul mercato di casa ha raggiunto alcuni accordi in ambito scolastico, riuscendo addirittura ad apparire al quinto posto nella classifica mondiale.
RCA è un segnale di quel che sta accadendo, dice IDC, nel sistema dei tablet. Apple continua a dominare il segmento con il 22,8% del totale, ma perde il 12,8% in fatto di vendite. Anche Samsung scende in fatto di quote di mercato, passando dal 19,3 al 18,3%, ma riesce a vedere il 5.6% di tablet in più, grazie ad una strategia che l’ha condotta a concentrarsi su mercati, come il Nord America, il Medio Oriente l’Africa, dove i produttori di dispositivi a basso costo ancora non hanno avuto modo di conquistare un posto di primo piano.
In ogni caso IDC ritiene che Apple abbia scelto la strategia più corretta in rapporto ai suoi obbiettivi: «I venditori di tablet a basso costo – Jitesh Ubrani, Senior Research Analyst, Worldwide Quarterly Tablet Tracker – spostano grandi volumi ma un tablet sotto i 100$ non è semplicemente sostenibile. Apple lo sa bene e questa è la ragione per cui non sono preoccupati dall’erosione delle loro quote di mercato».