Facebook Home, il pacchetto di app che saranno al centro dell’esperienza utente di alcuni smartphone con Android, è stato sviluppato partendo da prototipi creati con il tool di programmazione visuale Quartz Composer di Apple. Lo riferisce AppleInsider, citando a sua volta quanto riportato nel blog di Julie Zhoe, design director del prodotto in questione per Facebook.
Quartz Composer è un componente che Apple include gratuitamente con Xcode, l’ambiente di sviluppo che permette di creare applicazioni per OS X e iOS, ed è uno strumento che permette di creare complesse animazioni collegando graficamente una serie di azioni e processi di rendering precostruiti. Questo strumento semplifica il controllo della tecnologia Core Animation (il framework usato tra le altre cose per sviluppare interfacce per le applicazioni OS X e iOS) e permette di creare di tutto, dai visualizzatori di effetti grafici per iTunes, al salvaschermo, dagli show di luci interattive, ai prototipi avanzati di interfacce utente.
L’idea degli sviluppatori Facebook è integrare valore aggiunto agli smartphone Android, spostando l’attenzione dell’utente dalle applicazioni di serie di Google alle funzionalità orientate al social network. “Non si progettano cose di questo tipo usando Photoshop” ha scritto Julie Zhoe, “cose tipo Facebook Home vanno oltre le possibilità di Photoshop come strumento di sviluppo” poiché “non è possibile rendersi conto di alcune proprietà fisiche dell’interfaccia utente, di pannelli e nuvolette da distribuire sullo schermo rimanendo seduti a osservare un mockup statico”.
Zhoe riferisce che i componenti del design team di Facebook Home sono “avidi utilizzatori” di Quartz Composer e definisce quest’ultimo uno strumento di “visual protototyping che permette di creare demo di alta fedeltà, con l’esatto look & feel che si otterrà nel prodotto finale”. “Non solo QC permette di semplificare il lavoro con gli ingegneri” dice Zhoe, “è anche incredibilmente efficace nell’elaborare la storia che porta a concepire un design”. “Visualizzare dal vivo un demo chiaro e interattivo, permette di comprendere aspetti e funzionamenti, in un modo che parole, descrizioni estese e reticolati non potranno mai fare”. “I prototipi così realizzati permettono di avere feedback immediati e di conseguenza prodotti per loro natura migliori”.
Per lo sviluppo di Facebook Home, è stato assunto Mike Matas, ex human interface designer di Apple, noto per alcuni elementi di iOS così come altri visti in Photo Booth e Time Machine. La casa di Cupertino aveva assunto Matas dopo aver notato alcuni sui lavori per Delicious Monster eseguiti nel 2005, portati a termine quando questi aveva solo 19 anni. Dopo aver lasciato Apple nel 2009, Matas ha seguito in Nest Tony Fadell, l’ex capo della divisione iPod impegnato da anni nel design di un futuristico termostato. Matas nel frattempo aveva co-fondato anche la società Push Pop Press, nata per la distribuzione di un tool che permette di creare libri per iPad usando elementi touch con interfacce che tengono conto della fisica. Dopo aver mostrato il prototipo di un volume di Al Gore (“La scelta”), membro del consiglio di amministrazione di Apple, pare sia nato un conflitto con l’allora amministratore delegato Steve Jobs, avendo Matas e un suo socio firmato un contratto che dava a Cupertino le paternità delle loro invenzioni in qualità di dipendenti Apple. I conflitti non sono ad ogni modo mai sfociati in cause, anche perché Push Pop Press è stata ad agosto del 2011 acquistata da Facebook e quest’ultima ha annullato i piani di sviluppo nel settore dei libri elettronici.
[A cura di Mauro Notarianni]