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I profitti Foxconn calano ma non è colpa di Apple

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Da sempre ogni variazione negativa nei risultati Foxconn è letta come un segnale di vendite inferiori alle previsioni di Apple, ma questa volta il calo dei profitti Foxconn non sembra direttamente riconducibile all’andamento del business di Cupertino.

Nel secondo trimestre conclusosi a giugno i profitti Foxconn sono diminuiti del 2,3%, pari a 17,49 miliardi di dollari di Taiwan (siglato T$), circa 567 milioni di dollari. Il totale risulta così inferiore rispetto ai 17,9 miliardi T$ registrati nello stesso periodo del 2017, ma soprattutto inferiori alla media delle previsioni degli analisti che puntavano invece a 21,936 miliardi di dollari di Taiwan.

Come spesso accade i risultati Foxconn vengono seguiti attentamente nel tentativo di carpire indizi e tendenze su vendite e business di Apple: ormai da anni infatti Foxconn è il principale costruttore partner di Cupertino. A differenza degli anni scorsi però in questo caso il leggero calo nei profitti Foxconn non sembra imputabile a Cupertino.

Questo perché nello stesso periodo, quindi il secondo trimestre di quest’anno, che per Apple rappresenta il terzo trimestre fiscale, Cupertino ha registrato il suo migliore risultato di sempre per questo periodo dell’anno. In particolare le vendite iPhone sono risultate leggermente superiori alle previsioni, in un trimestre in cui tradizionalmente la domanda degli utenti si affievolisce in attesa dei nuovi modelli in arrivo a settembre.

In seguito agli ottimi risultati Apple del trimestre terminato a giugno, la quotazione del titolo AAPL in borsa è aumentata fino a raggiungere quota 207 dollari circa, rendendo così Apple la prima società statunitense quotata in borsa a raggiungere una capitalizzazione di mercato di mille miliardi di dollari.

FoxconnCosì anche se per questa volta analisti e investitori non riconducono il calo dei profitti Foxconn ad Apple, è comunque possibile che i risultati del colosso dei costruttori a contratto, riportati da Reuters, risentano del passaggio dalla generazione attuale di iPhone a quella in arrivo.

Foxconn si occupa soprattutto dell’assemblaggio finale degli iPhone, così mentre i fornitori di parti e componenti stanno già avendo risultati superiori alle previsioni per commesse e ordinativi di Cupertino, come per esempio è avvenuto per Lumentum che fornisce i sofisticati sensori di profondità che rendono possibile Face ID e realtà aumentata in iPhone X, per Foxconn l’effetto boom dei nuovi iPhone 2018 attesi a settembre nei conti di bilancio sarà visibile solo nel prossimo trimestre.

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