I processori Apple hanno sconvolto l’industria mobile e non solo con l’introduzione di Apple A7 a 64 bit e poi con una progressione impressionante che ha portato ogni anno CPU mobile sempre più potenti, fino ad arrivare ad Apple A10 e soprattutto Apple A11.
Quest’ultimo è così potente e veloce da aver distanziato tutti i concorrenti: ora un grafico dei benchmark dimostra ancora meglio il vantaggio di Cupertino per questa componente strategica: si stima che oggi Apple abbia due anni di vantaggio rispetto ai concorrenti.
Come avviene dal lancio di Apple A11, il processore di iPhone 8 e iPhone X domina incontrastato la classifica con un punteggio massimo di 4.630 con numeri interi e di 3.958 in virgola mobile. Al secondo posto troviamo Apple A10 impiegato su iPhone 7 e gli iPad del 2017, oltre che sull’ultimo iPad 2018.
Per trovare un degno concorrente dobbiamo andare al terzo posto dove viene posizionata la nuova architettura di riferimento ARM Cortex-A76 appena annunciata. Ovviamente per questa piattaforma non esistono ancora test sul campo: il sito AnadTech ha stimato le prestazioni in base ai miglioramenti in percentuale dichiarati da ARM. Ma mentre Apple A11 è in circolazione dal 2017 con il lancio di iPhone 8 e poi di iPhone X, per i primi processori ARM Cortex-A76 dovremo aspettare fino al 2019 inoltrato.
A distanza seguono Samsung Exynos 9810 e, dopo una variante più lenta di ARM Cortex-A76, troviamo Qualcomm Snapdragon 845, attualmente il processore mobile più veloce impiegato dalla maggior parte dei costruttori Android top.
Secondo gli esperti di hardware il vantaggio di Apple risiede nel fatto che Cupertino può e spende di più in progettazione, materiali e costruzione, permettendosi core di calcolo molto più grandi e complessi degli altri costruttori, questo perché i processori Apple sono impiegati internamente.
Il confronto è fatto sui core dei processori Apple ad alta efficienza, più grandi persino dei core Cortex ad alte prestazioni. Sempre secondo gli esperti hardware l’architettura e alcune funzioni chiave dei processori Apple sono molto più simili ai processori Intel per computer desktop e portatili che non alle CPU super compatte e core semplificati impiegati nei dispositivi mobile, come smartphone e tablet.
Queste considerazioni richiamano immediatamente le indiscrezioni che circolano ormai da diversi anni sui piani di Apple di costruire un Mac ARM, dispositivo indicato anche nelle previsioni di diversi analisti e osservatori. Ne sentiamo parlare da anni e le ultime indicazioni puntano al 2020.