Nell’arco del 2015 i prezzi dei PC aumenteranno fino al 10%. La previsione di Gartner illustra nei dettagli le ragioni che hanno già spinto Apple ad incrementare il prezzo dei Mac, con una tendenza al rialzo per i nuovi modelli introdotti negli ultimi mesi. Per la società di analisi e ricerche di mercato l’incremento dei prezzi è obbligato per i costruttori che si trovano ad affrontare una consistente svalutazione dell’euro, una manovra necessaria per non incidere troppo sui profitti: oltre all’incremento dei prezzi dei PC i costruttori proporranno sul mercato computer con specifiche più contenute e meno accessori, un’altra manovra per affrontare la situazione.
In calce in questo articolo riportiamo la spesa totale prevista dei consumatori in termini di dollari costanti: si tratta di totali di spesa in moneta locale espressi però nel loro equivalente in dollari, assumendo tassi di cambio fissi o costanti. In questo modello di previsione nel 2015 si prevede che la spesa totale degli utenti finali sarà di 116 miliardi di dollari, con un aumento del 4%. (Nella tabella è riportata la dicitura million ma si tratta di un errore: i valori sono in miliardi)
Nonostante la riduzione dei costi delle componenti e la proposta di computer con specifiche più contenute, Gartner prevede che i costruttori registreranno margini di profitto in calo. I consumatori finali nei mercati maturi, tra quelli più interessati da queste tendenze ci sono l’Europa e il Giappone, continueranno ad acquistare PC entry level sotto i 500 dollari. Per gli utenti interessati ai PC tra 500 e 800 dollari si prevede un posticipo degli acquisti, stessa dinamica anche per le macchine oltre 800 dollari di cui verrà posticipato il rinnovo di circa 6 mesi. Anche le grandi aziende e le società posticiperanno gli acquisti in conseguenza dell’aumenti dei prezzi dei PC.