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I pagamenti App Store alternativi piacciono agli sviluppatori più grandi

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Non è ancora stato abilitato il sistema di pagamento alternativo per App Store, ma già migliaia di sviluppatori hanno aderito ad una delle alternative in arrivo. Sono per lo più aziende che fatturano oltre un miliardo di dollari, con all’attivo quindi applicazioni che rendono più che bene, e che a quanto pare non vedono l’ora che Apple lanci i pagamenti alternativi al proprio negozio.

Ciò sta accadendo perché cinque mesi fa il giudice Yvonne Gonzalez Rogers, che si occupa del caso che vede Apple contrapporsi ad Epic Games nella storica battaglia legale in merito proprio alle commissioni richieste per qualsiasi pagamento che transita su App Store, ha stabilito che l’azienda di Cupertino deve consentire agli sviluppatori di poter reindirizzare gli utenti verso altri sistemi di pagamento.

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Paddle è stata tra le prime società ad aver annunciato una piattaforma alternativa per gli acquisti nelle app di iOS e sebbene Apple non abbia ancora cambiato le politiche del suo negozio, l’amministratore delegato Christian Owens ha fatto sapere che sono già più di 1.500 gli sviluppatori miliardari che hanno aderito registrando il proprio canale.

«Apple sta cercando in tutti i modi di ritardare quanto più possibile questo cambiamento perché, ovviamente, è la più grande azienda del mondo e può probabilmente permetterselo. Non credo che Apple o l’iPhone avrebbero il successo che hanno se non fosse per quegli sviluppatori che hanno largamente contribuito alla creazione dell’ecosistema» che c’è oggi.

Paddle prevede di offrire «gli stessi vantaggi dei pagamenti dell’App Store, ma senza prezzi elevati e con un maggiore controllo nell’esperienza dell’utente». Le commissioni – spiegano – saranno identiche a quelle addebitate da altre piattaforme simili: 10% per le transazioni inferiori a 10 dollari e 5% per quelle più grandi, in netto contrasto quindi col 30% che chiede Apple, percentuale che da novembre 2020 è scesa al 15% ma solo per quelli che fatturano meno di un milione di dollari l’anno.

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Il Paddle In-App Purchase «è un vero sostituto drop-in per l’IA di Apple» perché consente agli sviluppatori «di mantenere un’esperienza utente senza interruzioni e al contempo senza dover pagare ad Apple il 30% di ogni vendita. Paddle ha una struttura tariffaria altamente competitiva»: di fatto «gli sviluppatori guadagnano di più per ogni acquisto».

In una deposizione legale, Apple ha fatto riferimento proprio al sistema di pagamento concorrente di Paddle definendolo «l’esempio di come le persone avrebbero potuto abusare dell’App Store se fosse stato aperto». Nel frattempo, è stata multata per la quinta volta dall’antitrust olandese, che ha richiesto all’azienda di consentire i pagamenti di terze parti nelle app di appuntamento.

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