La scienza ha cambiato il mondo. Le scoperte scientifiche hanno trasformato il modo con il quale viviamo, la durata della nostra vita, la sua qualità, il panorama attorno a noi.
E ogni giorno nuove scoperte si aggiungono, permettendoci di scoprire cose sempre nuove che migliorano e allungano la nostra vita, che permettono a sempre più persone sul pianeta di vivere in maniera sana sviluppando per quanto possibile il proprio potenziale.
Leggere le meraviglie che la scienza ha portato nelle nostre vite vuol dire conoscerci meglio, capire meglio il mondo e la società nella quale viviamo e andare alla scoperta delle più importanti sfide del nostro tempo.
Qui trovate tutti gli articoli con i Migliori libri di Macity raccolti in un’unica pagina.
Buchi Bianchi
Il fisico Carlo Rovelli ci ha abituato a brevi saggi illuminanti che aprono prospettive comprensibili e straordinarie sulla fisica quantistica. Ma con questo piccolo libro si è superato. «Non lo so – scrive – se l’idea che i buchi neri finiscano la loro lunga vita trasformandosi in buchi bianchi sia giusta. È il fenomeno che ho studiato in questi ultimi anni. Coinvolge la natura quantistica del tempo e dello spazio, la coesistenza di prospettive diverse, e la ragione della differenza fra passato e futuro. Esplorare questa idea è un’avventura ancora in corso. Ve la racconto come in un bollettino dal fronte. Cosa sono esattamente i buchi neri, che pullulano nell’universo. Cosa sono i buchi bianchi, i loro elusivi fratelli minori. E le domande che mi inseguono da sempre: come facciamo a capire quello che non abbiamo mai visto? Perché vogliamo sempre andare a vedere un po’ più in là?»
Sette brevi lezioni di fisica
Il primo libro cha ha fatto scoprire ai lettori italiani Carlo Rovelli e da scienziato di prim’ordine la sua capacità di divulgare l’oggetto dei suoi studi. “Ci sono frontiere – scrive Rovelli –, dove stiamo imparando, e brucia il nostro desiderio di sapere. Sono nelle profondità più minute del tessuto dello spazio, nelle origini del cosmo, nella natura del tempo, nel fato dei buchi neri, e nel funzionamento del nostro stesso pensiero. Qui, sul bordo di quello che sappiamo, a contatto con l’oceano di quanto non sappiamo, brillano il mistero del mondo, la bellezza del mondo, e ci lasciano senza fiato”. Sette brevi lezioni a partire dalla teoria della relatività generale di Einstein e della meccanica quantistica fino alle questioni aperte sulla architettura del cosmo, sulle particelle elementari, sulla gravità quantistica, sulla natura del tempo e della mente.
L’ordine del tempo
Completa questa specie di trilogia di Carlo Rovelli il suo secondo libro più noto. Come il precedente, che ha raggiunto un pubblico immenso in ogni parte del mondo, questo libro tratta di qualcosa della fisica che parla a chiunque e lo coinvolge, semplicemente perché è un mistero di cui ciascuno ha esperienza in ogni istante: il tempo. E un mistero non solo per ogni profano, ma anche per i fisici, che hanno visto il tempo trasformarsi in modo radicale, da Newton a Einstein, alla meccanica quantistica, infine alle teorie sulla gravità a loop, di cui Rovelli stesso è uno dei principali teorici. Nelle equazioni di Newton era sempre presente, ma oggi nelle equazioni fondamentali della fisica il tempo sparisce. Passato e futuro non si oppongono più come a lungo si è pensato. E a dileguarsi per la fisica è proprio ciò che chiunque crede sia l’unico elemento sicuro: il presente. Sono tre esempi degli incontri straordinari su cui si concentra questo libro, che è uno sguardo su ciò che la fisica è stata e insieme ci introduce nell’officina dove oggi la fisica si sta facendo.
Algoritmi per la nostra vita. Alla scoperta della logica informatica che ci aiuta nelle decisioni quotidiane
L’informatica è un modo di pensare, non la pratica di scrivere codice. Il pensiero computazionale è la chiave anche per la vita quotidiana. Cosa dovremmo portare a termine, o lasciare incompiuto, in un giorno o in tutta la vita? Quanta confusione dovremmo accettare? Quale equilibrio dovremmo trovare tra quello che è nuovo e quello che ci è familiare? Questi possono sembrare dilemmi squisitamente umani, ma non è così. I computer, come le persone, devono fare i conti con spazio e tempo limitati, dunque gli informatici affrontano questioni simili da decenni. E le soluzioni che hanno trovato hanno tanto da insegnarci. Questo libro mostra come gli algoritmi sviluppati per le macchine offrano soluzioni anche a problemi molto umani. Per esempio viene spiegato come pianificare tutto nel modo migliore oppure quando lasciare le cose al caso, ma anche come affrontare scelte importanti e come connettersi al meglio con gli altri. Dalla ricerca di un coniuge a quella di un parcheggio, dall’organizzazione della propria casella di posta allo scrutare nel futuro, questo libro trasforma la saggezza dell’informatica in strategie utili per la vita di ogni giorno.
Mirabilis. Cinque intuizioni (più altre in arrivo) che hanno rivoluzionato la nostra idea di universo
Particolare, molto particolare. Un libro che riesce a inserirsi in una nuova tradizione di testi divulgativi che aprono la mente alle meraviglie della scienza. Infatti, la conoscenza del cosmo è una storia di balzi in avanti, autentiche rivoluzioni che hanno messo in crisi certezze radicate, sostituendole (talvolta a fatica) con altre. Ersilia Vaudo ce le racconta e ce le spiega in un libro pieno di fascino. Una meravigliosa avventura attraverso una serie di «capovolgimenti del mondo», per comprendere meglio una realtà che ci sfugge e di cui tuttavia facciamo parte. La mano che fa cadere la mela da un albero è la stessa che muove gli ingranaggi celesti: la gravità. Questa di Newton è una delle grandi intuizioni che hanno cambiato il nostro modo di leggere l’universo. Poi ne sono arrivate altre. Duecento anni dopo, Einstein introduce un nuovo stravolgimento. Con la promozione della velocità della luce a grandezza assoluta, nella teoria della relatività speciale spazio e tempo si legano per sempre. E nella teoria della relatività generale la gravità si trasforma, diventa l’impronta lasciata dalla materia nella geometria «molle» dello spaziotempo. Di lì a poco, un’ulteriore sorpresa. Lo sguardo di Hubble svela la possibilità di un universo non più statico e immutabile, ma in espansione, con un inizio, un’età, una storia. Intanto Dirac dalle soluzioni di un’equazione fa emergere l’antimateria. Da capire, però, resta ancora molto. Sappiamo che l’espansione dell’universo accelera, ma non cosa la spinge. E se il nostro universo fosse una delle tante bolle di una schiuma cosmica? Se esistessero altre dimensioni arrotolate su sé stesse e a noi invisibili? questo libro è un biglietto per un viaggio in luoghi così sconosciuti da apparire fantastici.
Cose spiegate bene. La Terra è rotonda
Il *Post*, il sito italiano di informazione, pubblica anche una rivista da edicola in formato libresco, pubblicato da Iperborea. Questo è il quinto numero di Cose spiegate bene. «La Terra sopravviverà», diciamo spesso nelle preoccupazioni sul riscaldamento globale: sono gli esseri viventi e le loro vite come le conosciamo a essere in pericolo. Ma il rapporto tra noi umani e la Terra che abitiamo cambia continuamente anche in quello che ne conosciamo: nelle nostre scuole si insegna meno geografia, Google Maps ha cambiato il nostro rapporto con lo spazio e i movimenti, la geopolitica è diventata di nuovo un tema di discussione, per tragiche ragioni. Ci sono un sacco di cose da conoscere e capire sul pianeta e su quello che ne abbiamo fatto: importanti, affascinanti, utili, spesso tutte e tre le cose assieme. Cosa sta cambiando nelle rotte navali? Quanto dura una stagione? Come si costruiscono le metropolitane? Dov’è il confine fra Terra e Spazio? Qual è la capitale della Bolivia? Che ore sono, davvero? La geografia è presente nella vita quotidiana di tutti e «saper stare al mondo» significa innanzitutto conoscere gli spazi vicini e distanti e come influiscono sulle nostre vite, da quando ci svegliamo la mattina a quando raggiungiamo un luogo lontano, magari «agli antipodi». Già, e cosa c’è agli antipodi? Con testi di Stefano Boeri, Marta Ciccolari Micaldi, Elena Dell’Agnese, Francesca Mannocchi e della redazione.
Ma chi me lo fa fare? Come il lavoro ci ha illuso: la fine dell’incantesimo
La scienza sta scoprendo che molte delle cose che facciamo tutti i giorni sono prive di senso. Efficienti, dinamici, creativi. Ma anche: sovraccarichi, avviliti, depressi. Stanchissimi. Pieni di lavoro. Divisi fra call, impegni familiari e pubbliche relazioni, la luce blu degli smartphone che ci illumina il viso, la notte. Oppressi dal lavoro ma anche del lavoro innamorati, rapiti, vittime di una sindrome di Stoccolma aziendale. Perché oggi il lavoro è tutto e tutto è lavoro. Eppure, mai come oggi, la sensazione è che questo lavoro non basti. Mai come oggi, in un mondo post-pandemico che continua a cantare le magnifiche sorti del neoliberismo, lavorare è sembrato altrettanto privo di senso. Una domanda spettrale, allora, ha cominciato a circolare: ma chi me lo fa fare? Chi me lo fa fare di continuare a credere che il lavoro dei sogni arriverà e non mi sembrerà nemmeno più di lavorare? Chi me lo fa fare di continuare a pensare che se mi impegno, prima o poi ce la farò? Chi me lo fa fare di ritenere che non esista un’alternativa? Attraverso esplorazioni storiche e accurate ricognizioni del presente, Maura Gancitano e Andrea Colamedici ci spingono a riflettere sulle origini e gli sviluppi di un concetto, quello di lavoro, sfaccettato e controverso, mettendone in luce i legami con ciò che abbiamo di più sacro, come la religione o la moralità. Ma ci invitano anche a ribaltare la prospettiva sulle retoriche del privilegio o del merito. E soprattutto ci spingono a immaginare: una soluzione, un mondo in cui sia possibile cambiare. “Ma chi me lo fa fare?” diventa allora un atto d’amore verso la nostra finitezza e umanità, verso la nostra stanchezza e la nostra voglia di resistere. Una coraggiosa presa di coscienza per capire finalmente che il lavoro (per quello che oggi l’abbiamo fatto diventare) è una trappola, una a cui dobbiamo a tutti i costi sottrarci. Ma magari a passo di danza.
Studiare non è una cazzata. Tutto quello che devi dimenticare per riuscire a imparare
L’apertura mentale nei confronti della conoscenza passa dalla capacità di dimenticare le precedenti idee e conquistarne di nuove. Diciamocelo chiaramente: studiare serve. A tutti. Però, può risultare maledettamente complesso anche per chi ama farlo. A rendere fallimentare il nostro approccio allo studio contribuiscono messaggi roboanti del tipo: “Quadruplica la tua velocità di lettura”, “Prepara gli esami in una settimana”, “Sblocca il potere nascosto della tua mente”, “Basta fare uno schema”, “Impara nel sonno”. Meglio finirla con le fesserie! Studiare bene, in modo efficiente, con risultati eccellenti si può. E non deve essere per forza un’esperienza pesante, noiosa, frustrante, al contrario. Però, per riuscire a trasformare il nostro metodo di studio e raggiungere obiettivi di conoscenza solidi e duraturi, è necessario sgombrare il campo dagli errori e dai falsi miti che ci hanno spacciato per veri e annebbiano la mente, portandoci completamente fuori strada e lontani dal raggiungere i buoni risultati che ricerchiamo. In questo libro Alessandro de Concini, uno dei maggiori esperti di apprendimento efficace in Italia, che con il suo Sistema ADC ha conquistato migliaia di “apprendisti studenti”, demolisce la montagna di disinformazione, pseudoscienza e marketing ingannevole dilagante su come si impara e sui meccanismi di apprendimento del nostro cervello, conducendoti alla scoperta di ciò che funziona davvero nella cognizione. Lo fa scienza alla mano, con fonti verificabili, esperienza diretta sul campo e abbondanti dosi di buonsenso e ironia. Il metodo di studio “geniale” non esiste, ma esiste un metodo per chi non è un genio. In questo libro Alessandro de Concini fa piazza pulita di falsi miti e pseudoscienze sull’apprendimento, perché imparare come non si studia è la via più rapida, meno insidiosa e più intelligente per avviarsi a ottenere risultati concreti, efficaci e duraturi nello studio.
Il secolo verde
L’ambiente conta. E la scienza lo dimostra. Siamo a metà del cammino, il traguardo è ancora lontano e il tempo sta per scadere. Dobbiamo agire subito, se vogliamo che il secolo verde, niziato nel 1970 con il primo Earth Day e destinato a concludersi cento anni dopo, quando l’India, il paese più popoloso del mondo, dovrebbe azzerare le proprie emissioni di anidride carbonica, non si tramuti in un secolo grigio, o addirittura nero. Ci sono profonde conseguenze del ritorno della guerra nel cuore dell’Europa anche per le politiche energetiche. La transizione ecologica è resa più complicata per l’aprirsi di nuove contrapposizioni geopolitiche. Intanto, ci rendiamo conto degli effetti dei cambiamenti climatici in atto; con eventi estremi sempre più frequenti; siccità prolungate; scioglimento dei ghiacci; migrazioni; carenze produttive e aumenti dei prezzi dell’energia e dei prodotti agricoli, con crescita delle povertà. Eppure, mai come oggi abbiamo a portata di mano strumenti tanto potenti ed efficaci per invertire la rotta, a patto che alla volontà politica dei governanti si unisca il consenso delle opinioni pubbliche, specialmente quando le scelte da compiere si mostrano impopolari. Perché ciò accada, scrive Francesco Rutelli, dobbiamo porci un grande obiettivo: approfittare della necessità di una rivoluzione green per realizzare la più ambiziosa e articolata politica occupazionale dell’età contemporanea, «approdando alla creazione di nuovi e buoni posti di lavoro “verdi”». Gli enormi passi avanti della ricerca (associati alle trasformazioni tecnologiche in corso) sostenuti dalla vivida sensibilità delle nuove generazioni ai temi ecologici possono imprimere una svolta decisiva a un rinnovamento che è ancora possibile. Ma sbrighiamoci, il tempo sta davvero per finire. Lo dice la scienza.
La scorciatoia
Uno dei migliori neuroscienziati italiani, che ovviamente lavora all’estero, spiega la meraviglia dell’intelligenza artificiale. Vagliano curricula, concedono mutui, scelgono le notizie che leggiamo: le macchine intelligenti sono entrate nelle nostre vite, ma non sono come ce le aspettavamo. Fanno molte delle cose che volevamo, e anche qualcuna in più, ma non possiamo capirle o ragionare con loro, perché il loro comportamento è in realtà guidato da relazioni statistiche ricavate da quantità sovrumane di dati. Eppure possono essere in certi casi più potenti di noi: ci osservano continuamente, e prendono decisioni al nostro posto. E allora come incorporarle nella nostra società senza rischi ed effetti collaterali? Questo libro di Nello Cristianini, rigoroso, pungente, originale nell’approccio, ci spiega come siamo arrivati sin qui, e indica il percorso che ci aspetta prima di poterci fidare di questi nuovi agenti «alieni». La tecnologia non basta, occorre un dialogo tra scienze naturali e umane: è il passaggio cruciale per una convivenza sicura con questa nuova forma di intelligenza.
Sono solo animali?: Il quotidiano sfruttamento perpetrato dall’uomo ai danni di chi ogni giorno nasce, vive e muore nella costrizione e nella sofferenza
Come tradizione per la nostra serie dei migliori libri di Macity, ecco un fuori-serie che lascia il segno. L’uomo ’è un solo animale che ha osato ergersi al di sopra di tutti gli altri. Un animale incurante delle altre specie. Un animale che anzi vive e prospera sulle spalle degli altri. L’uomo. In un mondo sconvolto dalle brutalità commesse verso specie indifese, un mondo dove i deboli vengono non solo soggiogati, ammaestrati, violentati, ma perfino consumati per poi buttarli via come rifiuti. No, questo non è l’ennesimo libro denuncia sulle atrocità commesse da noi umani. È una ricerca approfondita, pragmatica, clinica sulla madre di tutte le guerre: quella fra noi e il nostro pianeta. Ma forse, dopotutto, c’è ancora qualche speranza. Voi da che parte state?
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