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I migliori libri per conoscere Tokyo

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Il fascino di Tokyo, della vecchia Edo, dell’Asia remota e lontana. Il fascino del Giappone, della cultura a cui dobbiamo stampe raffinatissime e manicaretti di gusto incredibile. Il fascino intramontabile di una città che è stata il punto di arrivo di intellettuali, artisti, grandi viaggiatori, capi di Stato e semplici turisti molto curiosi.

Quattrocento anni fa Tokyo si chiamava Edo ed era un villaggio di poveri pescatori. Oggi con 40 milioni di abitanti è la metropoli più grande al mondo, una delle più amate, una delle più invidiate e studiate. Dalle guide per capire come muoversi a Tokyo a quelle per capire il popolo giapponese il passo è breve, ma il tempo per andare in Giappone è arrivato. Un aereo, forse con uno scalo a un certo punto, e ci si trova proiettati in uno dei due aeroporti della città affascinante, che non dorme mai, ricchissima di arte e di storia ma anche di contraddizioni e di fascinazioni post-industriali. Qui trovate i nostri libri preferiti, che consideriamo molto interessanti: alcuni più e altri meno noti. Buona lettura.

Qui trovate tutti gli articoli con i Migliori libri di Macity raccolti in un’unica pagina.

I migliori libri


Giappone. The passenger. Per esploratori del mondo

Pubblicata nel 2019 questa guida della bella serie di riviste-libri The Passenger dell’editore Iperborea è un buon compromesso tra quello che bisogna sapere e qualcosa di più che può stuzzicare. Ci piace molto lo stile di queste guide in generale, ma qui è davvero al suo meglio.

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Tokyo tutto l’anno. Viaggio sentimentale nella grande metropoli

Lei è Laura Imai Messina, la nuova cantrice italiana del Giappone e non poteva mancare un suo libro dedicato alla capitale giapponese. Un viaggio lungo un anno, da Mutsuki, gennaio, «il mese degli affetti», a Shiwasu, dicembre, «il mese dei bonzi affaccendati», fino al cuore di Tokyo, la «città bambina», dove nulla è definitivo. Tokyo non solo è una delle grandi metropoli globali, ma è anche una città densissima di storie, tradizioni, simboli, «segni»: è la città dove usanze secolari vivono accanto ai quartieri degli otaku, gli appassionati di manga e videogame, dove le culture giovanili più effervescenti del pianeta si muovono nelle stesse strade su cui si affacciano piccoli locali tipici. È una città in cui i ritmi frenetici del lavoro e del commercio si alternano a quelli cadenzati delle stagioni e delle festività, dove il rito ha un’importanza fondamentale perché è il calendario, con le sue feste e la sua memoria, a regolare la vita dei suoi abitanti. Tokyo tutto l’anno, arricchito dalle illustrazioni di Igort, è un viaggio sentimentale, autobiografia in forma di città, enciclopedica lettera d’amore a una metropoli e ai suoi abitanti, indimenticabile romanzo di luoghi, personaggi, cibi, leggende, sogni.

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L’impero dei segni

Piccolo e prezioso libro di tanto tempo fa, scritto da uno dei più bravi intellettuali francesi, Roland Barthes. Che sposa meravigliosamente Tokyo e semiotica. “Perché il Giappone? – si chiedeva l’autore scomparso alcuni anni fa. “Perché è il Paese della scrittura: fra tutti i Paesi conosciuti, è in Giappone che ho incontrato la pratica del segno più vicina alle mie convinzioni”. Quest’opera è al tempo stesso notazione di viaggio (ma agli antipodi delle cronache del letterato) e perlustrazione entro un intero sistema di vita. “Il luogo dei segni non è cercato negli aspetti istituzionali ma nella città, nel negozio, nel teatro, nella cortesia, nei giardini, nella violenza. Ci si occupa di alcuni gesti – dice ancora l’autore – di alcuni cibi, di alcune poesie; ma soprattutto di volti, di occhi e di pennelli con cui si può scrivere, ma non dipingere, il tutto”.

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Autostop con Buddha

Un altro vecchio libro che ha la capacità di cogliere lo spirito non solo di Tokyo ma in generale del Giappone, seguendo la capacità che solo gli scrittori di viaggio anglosassoni sono capaci di cogliere. Un altro sguardo. Viaggio in autostop attraverso il Giappone, seguendo il flusso, da sud verso nord, della fioritura del ciliegio, oggetto di culto nazionale. Il viaggiatore è un profondo conoscitore di questa terra, ci ha vissuto parecchi anni e parla un po’ la lingua. Lo spunto narrativo principale è offerto dai personaggi incontrati facendo l’autostop, una carrellata che va dal professore universitario nazionalista allo studente fricchettone, all’ingegnere della Mitsubishi in vacanza. Divertenti le note sulle diversità linguistiche che, oltre a dire molto sulla cultura nipponica, si prestano anche a equivoci e gag esilaranti. Interessanti le analisi sui modi di interagire dei giapponesi e sul loro culto per i rapporti gerarchici.

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Tokyo Monogatari. Racconti di una città incredibile

Bravissima Sara Caulfield. Tokyo non è solo templi e manga e questa non è la solita guida che elenca tutti i musei o tutti i ristoranti disponibili. È un’accurata selezione dei posti migliori, visti da un’insider, con consigli pratici e intelligenti. È un insieme di suggerimenti per mangiare qualcosa di veramente locale, per fare shopping e non portare a casa il solito souvenir, per rimanere senza parole, per provare l’inusuale, per non perdere i posti più belli. Tokyo Monogatari vuol dire “racconti su Tokyo”: racconti che sono una porta per entrare nella capitale giapponese, per conoscere questa città incredibile, per farne la meta di un viaggio anche solo sognato o per informarsi prima di una partenza già decisa.

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Tokyo. Le ricette di culto

La cultura di Tokyo sono anche i suoi piatti di cose prelibate da mangiare. Qui troverete cento ricette da cucinare come a Tokyo: se avete voglia di sushi, di una zuppa di miso. Di gyoza. Di ramen o volete prepararvi un bento, qui li troverete. Perché per conoscere un popolo bisogna conoscerne anche la cucina, che fa parte della sua cultura.

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101 cose da fare a Tokyo e in Giappone almeno una volta nella vita

Come non citare questa bella guida “per episodi” di cose da fare a Tokyo? Antonio Moscatello, giornalista e a lungo corrispondente d’agenzia dall’Asia, ha pennellato una serie di consigli nati dalla sua esperienza e dalle ricerche fatte. Il libro perfetto per chi sogna di fare un viaggio in Giappone che non si limiti alle località riportate su tutte le guide. Tutti conoscono il Padiglione d’oro di Kyoto, il museo dello Studio Ghibli, il quartiere futuristico di Akihabara, ma se si desidera scoprire la vera essenza del Giappone, bisogna approfondire il lato nascosto di un Paese che non smette mai di stupire. Questo vuol dire non limitarsi a vedere, ma prepararsi a fare un passo oltre e “provare”. Sperimentare luoghi ed esperienze, conoscere aspetti spesso non troppo noti in Occidente, ma importantissimi per i giapponesi. Cosa si prova, per esempio, a essere di fronte a una nave spia nordcoreana? Che sapore ha il piatto di pesce più inquietante mai mangiato (e considerato una delizia)? Che effetto fa vedere le balene libere in mare e andare poi a conoscere i luoghi della controversa cultura baleniera nipponica? Oppure fare il bagno nelle terme tra la neve, vicino ai macachi?

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Soul of Tokyo. La guida delle esperienze eccezionali

Fanny Penchiodat è innamorata di Tokyo e la conosce molto bene. Forse non tutti i 160mila ristoranti della capitale giapponese, ma almeno mille che l’autrice ha personalmente testato. e ne ha scelti trenta per mangiare come non avete mai mangiato in vita vostra, con budget completamente diversi: dal ricchissimo ed esclusivo ristorante da élite a quello semplice in cui si può mangiare con gli operai e i pendolari il cibo di tutti i giorni. Un libro molto gustoso.

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I love Tokyo

Il libro della Pina che dichiara il suo amore per Tokyo. «I love Tokyo – dice La Pina – è una canzone d’amore. L’amore mio per il Giappone e per questa città in particolare. Mettere piede a Tokyo è un flash, perché è come entrare nei cartoni animati che guardavamo da piccoli. Le divise alla marinaretta, i dolcetti, le scritte fluo, le ragazze carine, i ragazzi timidi. È tutto esattamente così! Sono stata in Giappone quarantatré volte. Ho deciso di scrivere questo libro perché in questi anni ho fatto da madrina ai viaggi di amici e amiche. Ho disegnato loro centinaia di mappe sui tovaglioli dei ristoranti, ho consigliato dove fare shopping, indicato le strade dove perdersi, i parchi dove riposarsi e, stremata all’idea di dover continuare a farlo, ho detto “Ok, lo faccio una volta per tutte!”. Ma l’ho fatto anche per me. Per dare un ordine, anche se mio, a tutto quello che questo posto mi ha dato. E poi perché Tokyo se lo merita. Più di Tokyo amo solo Emi, mio marito. A lui ho chiesto di comporre la musica per questa canzone d’amore. Con I love Tokyo potrete organizzare il vostro primo viaggio, visitare la città senza muovervi dal divano o ritornarci, ricordarla, rivedere sotto altri punti di vista questa meravigliosa capitale asiatica. Vi chiedo solo una cosa: trattatemela bene e amatela come la amo io. I love Tokyo!»

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Svelare il Giappone

Mario Vattani è un diplomatico e scrittore italiano. Figlio del diplomatico Umberto Vattani, due volte segretario generale del Ministero degli affari esteri. ha sposato una cittadina giapponese, con la quale ha due figli. Esperto di Asia, parla correntemente il giapponese. Per molti, il Paese del Sol Levante non è un luogo, è un mito. Nonostante il turismo per il Giappone cresca di anno in anno, le sue isole mantengono un’aura di mistero e irraggiungibilità. Alla creazione del mito contribuiscono la storia e le contraddizioni di un popolo dal carattere cortese ma estremamente riservato, capace di infinita sopportazione e rispettoso di formule e riti millenari. Come gli shoji si aprono e si chiudono creando gli ambienti della casa tradizionale giapponese, così ogni capitolo di questo libro svela, pagina dopo pagina, un mondo di immagini inaspettate, in cui la raffinatezza e l’eleganza convivono con una spietata severità, e l’ordine ossessivo riesce a malapena a trattenere i sussulti di uno spirito intimamente ribelle e selvaggio. Il risultato è un percorso che va dalla nitidezza solare di una bellezza che segue canoni diversi da quelli occidentali fino al buio inquietante del gotico giapponese. Un viaggio ideale nel vero Giappone, che ne alimenta il mito senza sfatarlo.

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Memorie di una geisha

Forse un po’ fuori-quota, ma fa parte di quella serie di sorprese che per tradizione questa lista dei migliori libri di Macity presenta sempre. Non è l’unica, ma certamente tutta da leggere. Circondate da un’aura di mistero, le geisha hanno sempre esercitato sugli occidentali un’attrazione quasi irresistibile. Ma chi sono in realtà queste donne? Alle domande che queste figure leggendarie suscitano, Arthur Golden ha risposto con un romanzo che conserva l’immediatezza e l’emozione di una storia vera. Che cosa significa essere una geisha lo apprendiamo così dalla voce di Sayuri che ci racconta la sua storia: l’infanzia, il rapimento, l’addestramento, la disciplina – tutte le vicende che, sullo sfondo del Giappone del ‘900, l’hanno condotta a diventare la geisha più famosa e ricercata.

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Botteghe di Tokyo. Ediz. italiana e giapponese

È diventato un vero e propri caso editoriale anche e soprattutto in Italia. Mateusz Urbanowicz vive a Tokyo da parecchi anni. Nel 2016 esordisce con una serie di dieci tavole ad acquerello dedicate alle vecchie botteghe di Tokyo. I disegni, che subito ottengono un grande successo, appaiono su numerosi giornali e in trasmissioni televisive. L’autore decide quindi di completare la serie con quaranta nuove botteghe, esplorandone le varianti architettoniche nei vari quartieri tokyoti. Il libro finisce presto per diventare una guida di riferimento per tutti i nostalgici della vecchia Tokyo. Il testo bilingue, italo-giapponese, comprende un’appendice che spiega la tecnica usata per disegnare le facciate e il materiale adottato per realizzare i disegni, tutti ad acquerello. Mateusz Urbanowicz è nato in Slesia, in Polonia. Dopo aver studiato cinema d’animazione a Kōbe, in Giappone, ha lavorato a Tokyo come disegnatore d’ambienti per il cinema d’animazione nello studio Comix Wave Films, collaborando con il regista Makoto Shinkai (Your Name). Attualmente realizza fumetti, illustrazioni, lavori d’animazione e video come artista freelance, conquistando follower in tutto il pianeta.

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