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I migliori libri per ammirare e conoscere la buona fotografia

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Libri tutti da guardare. Libri pieni di immagini. Libri di fotografia, insomma. Perché, come sostengono alcuni critici del settore, se non viene stampata e pubblicata, non è fotografia, è solo una immagine. Che galleggia nei pixel e tra i bit della rete. Un’immagine smaterializzata che vaga attraverso i display dai mille formati, dal telefonino al monitor da 30 pollici, è un’idea in cerca di una base stabile. Una fotografia è un concetto fermato sulla carta (o altra superficie analoga) che si fa materia e può essere apprezzata nelle sue dimensioni estetiche ma anche nelle scelte che hanno portato alla sua realizzazione.

Per questo, dopo una serie di guide ai migliori libri per fotografare, fare ritratti e l’editing delle immagini, ecco una serie sui migliori libri di fotografia da sfogliare. Attenzione, non sono i “classici” del settore. Abbiamo cercato cose più intriganti che potessero aprire strade e prospettive diverse da quelle consuete. Uno sguardo meno scontato, insomma. Dopotutto la fotografia è proprio questo: uno sguardo congelato nel tempo e fermato su un supporto. Alcuni libri sono in italiano, altri in inglese o altre lingue ma non temete, le immagini si vedono perfettamente lo stesso, a prescindere dall’idioma.

Qui trovate tutti gli articoli con i Migliori libri di Macitynet raccolti in un’unica pagina.

Gli americani

Un capolavoro assoluto. La rivoluzione del modo con il quale si fa fotografia sociale e di reportage. Il libro “Gli americani”, rappresenta un vero “poema per immagini” che Robert Frank ha dedicato alla strada americana e alla sua nuova e sconsolata epopea. Si tratta di un reportage che, come pochi altri, ha veramente segnato un’epoca diventando per generazioni di fotografi il riferimento principale da cui partire per fotografare, per viaggiare, per conoscere con lo sguardo. È il 1955 e un giovane fotografo europeo, Robert Frank, ottiene una borsa di studio dalla Fondazione Guggenheim per realizzare un lavoro fotografico sull’America.

Frank, il primo europeo a beneficiare di questa borsa di studio, percorrerà tutto l’immenso paese, e tra il 1955 e il 1956 “toccherà” ben 48 stati diversi. Le strade, i volti delle persone incontrate, le piazze delle città, i bar e i negozi, i marciapiedi, i particolari più insignificanti passano e si fermano di fronte all’obiettivo intelligente e partecipe del fotografo. Il risultato di questo viaggio sarà il libro Gli americani con l’eccezionale introduzione di Jack Kerouac. Un volume che ha consacra il suo autore come un maestro della storia della fotografia.

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Imogen Cunningham: A Retrospective

La celebre artista americana Imogen Cunningham (1883-1976) ha avuto una lunga carriera come fotografa, creando un ampio e diversificato corpus di opere che sottolineano la sua visione unica, la sua versatilità e il suo impegno nel mezzo. Femminista precoce e fonte di ispirazione per le generazioni future, la Cunningham si è impegnata intensamente con il Pittorialismo e il Modernismo, con i generi del ritratto, del paesaggio, del nudo, della natura morta e della fotografia di strada e con temi quali la flora, i ballerini e la musica, le mani e gli anziani.

Organizzato cronologicamente, questo volume esplora l’intera gamma della vita e della carriera dell’artista. Contiene quasi duecento fotografie a colori: immagini eleganti, toccanti e innovative di Cunningham, sia famose che meno conosciute, tra cui alcune non pubblicate in precedenza. I saggi di Paul Martineau e Susan Ehrens attingono a un ampio materiale di fonte primaria, come lettere, album di famiglia e altri materiali intimi, per arricchire la comprensione delle motivazioni e del lavoro di Cunningham. In inglese.

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Alfred Stieglitz. Camera work. The complete photographs

Il fotografo, scrittore, editore e curatore Alfred Stieglitz (1864-1946) era un visionario in anticipo sui tempi. Intorno all’inizio del XX secolo, fondò la Photo-Secession, un movimento progressista che si occupava di far progredire le possibilità creative della fotografia, e nel 1903 iniziò a pubblicare Camera Work, una rivista d’avanguardia dedicata a dare voce alle idee, sia in immagini che in parole, della Photo-Secession. Camera Work fu la prima rivista fotografica incentrata su aspetti visivi, piuttosto che tecnici, e le sue illustrazioni erano di altissima qualità stampate a mano su carta velina giapponese. Questo libro raccoglie tutte le fotografie dei 50 numeri della rivista. Edizione in inglese, francese e tedesco.

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Lewis W. Hine. America at work

Le più belle immagini di prima della guerra che disegnano un’America unica, incredibile e dimenticata oltre che fortunatamente superata. Lo sguardo di Lewis W. Hine sul lavoro minorile e sulla vita lavorativa americana Fotografo, insegnante e sociologo, Lewis W. Hine (1874-1940) ha saputo plasmare la nostra consapevolezza della vita lavorativa americana del primo Novecento come nessun altro. Combinando la sua formazione pedagogica con le sue preoccupazioni umanitarie, Hine è stato uno dei primi fotografi ad usare l’obiettivo a scopo documentaristico, catturando in particolare le condizioni lavorative e abitative, nonché quelle dei migranti sbarcati a Ellis Island.

Le sue immagini, raffiguranti bambini nei campi di cotone, fabbriche, campi e miniere di carbone, divennero icone della storia fotografica che contribuirono al processo di riforma delle leggi sul lavoro negli Stati Uniti. Questo volume riunisce una raccolta rappresentativa di tutte le fasi della produzione fotografica di Lewis W. Hine. Dalle prime incursioni nell’ambito del documentario sociale agli scatti più tardi, artistici e interpretativi, passando per la straordinaria foto-cronaca della costruzione dell’Empire State Buildinge per le scene di simbiosi tra esseri umani e macchine, a commento della crescente industrializzazione. Insieme alle quasi 350 fotografie, il libro include un saggio introduttivo del curatore sulla vita e la rivoluzionaria opera di Hine.

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“Acqua Granda” 2019: a retrospective: Photos and images of Venice’s high tide, November 2019

Un pezzo di Italia unico: l’acqua alta di Venezia. Una retrospettiva di fotografie scattate durante la disastrosa alta marea di Venezia, nel novembre 2019. Nei giorni tra il 12 e il 17 novembre, a Venezia si verificò l’Alta Marea che raggiunse, nella notte del 12 novembre, la seconda marea più alta dei tempi moderni (187 cm alle 23.30), sommergendo la città per quasi il 90%. Questo causò agli abitanti di Venezia e delle isole enormi problemi: negozi, case, ristoranti, biblioteche, palazzi e persino musei finirono sott’acqua, anche l’immenso patrimonio artistico della città subì ingenti danni.

Questa raccolta di immagini, scattate da Federico Mameli, vuole fissare le foto di quei terribili momenti che rimarranno per sempre nella memoria dei veneziani. Questo progetto iconografico è dedicato a tutti coloro che in quei giorni sono stati in ansia per la sorte delle loro attività, dei loro ricordi e della loro città.

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Messe a fuoco. Storie e battaglie di 40 donne fotografe

Hanno scattato immagini molti uomini ma anche molte donne. Come scrive nell’introduzione Daniela Pronestì, “Ciascuna diversa, ciascuna con una storia da raccontare. Le quaranta donne fotografe ‘messe a fuoco’ in questa pubblicazione sfuggono a ogni categoria.

Alcune si sono avvicinate alla fotografia per affrancarsi dalle costrizioni familiari o dai vincoli dei ruoli tradizionalmente femminili; altre ci sono arrivate grazie a un incontro fortunato o alla necessità di trovare un lavoro; altre ancora ne hanno fatto una passione da condividere con amanti e mariti. In tutti questi casi, la fotografia ha cambiato la loro esistenza, le ha rese donne libere di esprimersi stando dietro l’obiettivo anziché davanti, ingabbiate, come di consueto, nelle vesti di muse”.

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Gian Paolo Barbieri. Dark memories

La fotografia è fatta anche di ritratti. Che sono qualcosa di molto più complesso che non mettere semplicemente in posa un modello o una modella, illuminarlo e scattare l’otturatore. Lungo è stato l’approccio di Barbieri alla foto del nudo. Lungo e profondamente pensato. Nella sua trilogia di libri sui Tropici aveva sperimentato il tema. Ma questi esperimenti non lo appagavano: la paura della volgarità, la voglia di descrivere un mondo secondo la sua personale concezione che deve “nobilitare” anche la scena più violenta, lo studio di una tecnica adatta erano problemi che per anni hanno occupato la sua mente. Il corpo umano, e il sesso, sono manifestazione esuberante della natura. Così al fotografo spetta il piacere di descriverlo in tutte le sue espressioni, che sono assolutamente naturali, senza perversione, perché la natura stessa, senza vergogna alcuna, si esprime attraverso il corpo e il sesso.

I nudi di Barbieri risultano naturali, immediati, reali, gioiosi, in una purezza e semplicità sconvolgente. Nelle sue foto esiste insieme l’approccio preistorico al corpo umano, la volontà estetica della bellezza classica ellenica, il ritrovamento rinascimentale della libertà. Tutto questo raccontato con una superba tecnica “in studio”. Così la serie di nudi Dark Memories è un inno a questa esuberanza di natura in tutte le sue forme. Senza falsi pudori, senza paure di banalità, giocando con la felicità e l’innocenza di un bambino sopra quella esile linea rossa che non ha mai diviso, con un taglio deciso, l’arte cosiddetta pura da quella inquinata, la poesia dalla volgarità, il sacro dal profano.

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William Klein: Painted Contacts

Chi è William Klein? Perché è celebrato come uno degli artisti più originali e importanti del Novecento? Lavorando al confine tra pittura e fotografia, William Klein ha concepito questa serie originale mentre stava esaminando i fogli a contatto di altri fotografi per un film che stava realizzando. Facendo riferimento all’epoca della fotografia su pellicola, quando i fotografi selezionavano le immagini cerchiando i singoli negativi su un foglio a contatto con matite grasse dai colori vivaci, le opere di Klein inventano un nuovo tipo di oggetto d’arte che unisce organicamente pittura e fotografia. Ne risultano enormi opere di dimensioni murali, in cui il colore audace e cinetico incornicia e incornicia immagini ingrandite in bianco e nero provenienti da tutta la sua carriera.

L’iconica fotografia di moda e di strada di Klein, sempre grintosa e audace, riceve una nuova immediatezza e rilevanza in questa seconda vita. Nella sua prefazione a questa edizione, Klein descrive queste opere come “tutte pennellate e giubilo”. L’esultanza della pittura ricorda la celebrazione dello scatto fotografico”.

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Don McCullin: The New Definitive Edition

Cercare di afferrare Don McCullin è come cercare di afferrare la complessità di un’azione immediata e repentina, l’argento vivo che si mescola sul foglio di stampa, l’odore della morte, della paura, dell’orrore della guerra. La reputazione di McCullin è da tempo consolidata come uno dei più grandi fotografi di guerra del secolo scorso. Nei quattordici anni successivi alla prima pubblicazione del libro, McCullin si è liberato del ruolo di fotografo di guerra ed è diventato un grande artista del paesaggio. Ha anche viaggiato molto in Africa, India, Medio Oriente e tra le tribù dell’età della pietra in Indonesia.

Il suo viaggio dalle strade secondarie del nord di Londra al suo rifugio rurale nelle profondità del Somerset non ha eguali. Include un passaggio attraverso le scene più terribili della storia recente, per le quali le sue crude vedute della West Country gli offrono una certa redenzione.

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Lisette Model

Chi non la ama? Come non impazzire per la sua immagine? “Lisette Model” è un’introduzione insuperabile a una delle fotografe più significative del ventesimo secolo, una donna le cui immagini incisive e i cui insegnamenti eloquenti hanno profondamente influenzato i suoi studenti Diane Arbus, Larry Fink e molti altri. In occasione del venticinquesimo anniversario della morte della Model, avvenuta nel 1983, Aperture ripropone questa classica monografia del 1979, altamente collezionabile, il primo libro mai pubblicato sulla Model, nell’originale formato oversize e con l’originale design distintivo di Marvin Israel, oltre a una cronologia e una bibliografia aggiornate.

Questo volume senza tempo contiene più di 50 delle più belle immagini di Model, dai ricchi oziosi della Promenade des Anglais nel Sud della Francia ai tristi, divertenti e spesso eccentrici abitanti dei luoghi più sotterranei di New York. Come ha detto Berenice Abbott nella sua prefazione, “Una delle prime reazioni quando si guardano le foto di Model è che ti fanno sentire bene. Le riconosci come reali, perché le persone reali esprimono un po’ dell’umanità universale che c’è in tutti noi”.

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Daido Moriyama: A Retrospective

È un fotografo totale. Ha più di ottant’anni, ancora gira per le strade di Tokyo, sempre fedele alla sua Ricoh GR, prima a pellicola ora digitale, con la quale graffia, sporca, colpisce. Ampiamente considerato il più influente e prolifico fotografo giapponese, Daido Moriyama ha sfidato le convenzioni della forma d’arte per più di mezzo secolo. Questa esaustiva ed elettrizzante retrospettiva, pubblicata in collaborazione con la Daido Moriyama Foundation e basata su ricerche completamente nuove, esamina ogni fase della vasta carriera di Moriyama, comprese le sue straordinarie immagini e i suoi contributi concettuali alla fotografia. Uno degli artisti più innovativi della generazione del Giappone del dopoguerra, Moriyama ha continuamente stabilito una propria grammatica visiva.

Questo libro, in edizione inglese, presenta più di 250 immagini ordinate cronologicamente che rivelano la sua carriera in costante evoluzione: il suo primo lavoro editoriale della metà degli anni Sessanta, incentrato sull’occupazione americana e sul teatro sperimentale; la sua sperimentazione radicale della fine degli anni Sessanta e degli anni Settanta; le foto autoriflessive degli anni Ottanta e Novanta; e la sua continua esplorazione delle città, tra le altre cose. Il volume comprende anche più di 400 riproduzioni diffuse di pubblicazioni di Moriyama, raramente viste, che mappano le fonti della sua produzione visiva. Completano il volume testi del curatore e di importanti studiosi giapponesi, un saggio personale dell’artista e una cronologia completa della sua vita e del suo lavoro.

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50 photo icons. The story behind the pictures

La storia della fotografia è fatta di immagini e della storia che portano con sé. Che alle volte è esplicita, altre volte è semplicemente storia orale, da raccogliere e tramandare. Fotografia da leggere e non solo da guardare. La storia dietro le fotografie più straordinarie e famose. I fotografi hanno una strana maniera di influenzare e modellare la nostra percezione della realtà.

2Questo libro vuole dimostrare la profonda influenza che la fotografia esercita sulla società e sulla cultura, analizzando le fotografie più famose e importanti che siano mai state realizzate. Ogni capitolo di questa edizione speciale è dedicato a una singola fotografia che viene descritta e analizzata nel dettaglio e da ogni punto di vista: estetico, storico e artistico. Il volume si apre con le prime immagini mai fissate (la foto di Nicéphore Niépce e di Louis Daguerre) e accompagna il lettore per un cammino ideale che va da Dorothea Lange a Robert Doisenau e Martin Parr per citarne solo alcuni.

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