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I migliori libri classici di fantascienza

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La fantascienza, parola italiana inventata da Giorgio Monicelli al lancio nel 1952 della rivista Urania che dirige per Mondadori, è un genere speculativo molto antico. L’inglese Science fiction rende forse meglio l’idea: letteratura speculativa. È una letteratura di genere basata sulle idee. È differente dalla letteratura fantastica, che l’ha preceduta, perché la fantascienza nasce con le rivoluzioni scientifiche: solo dopo la nascita della scienza moderna nel Seicento, e anche allora ci volle tempo perché si sviluppasse. Dopo la prima fantascienza e la protofantascienza, si parla di fantascienza vera e propria a partire dalla fine dell’Ottocento con il romanzo scientifico (Verne e H.G. Wells i più famosi).

Poi, seguirono periodi di storie avventurose, l’epoca d’oro degli anni 40 con le riviste americane dedicate e i grandi che iniziano a scrivere, fino alla fantascienza sociologica del dopoguerra, la new wave degli anni settanta, il cyberpunk degli anni ottanta, il British boom (o Brit Invasion) degli anni Novanta per arrivare ai primi decenni del nuovo millennio con un forte declino di nuove tematiche e lo sviluppo di un approccio più manierista.

L’intrattenimento si sposta su cinema, televisione, animazione, comics e la fantascienza come genere letterario viene sempre più stretta d’assedio da fantasy e horror.

Quello che vi proponiamo qui, in concomitanza con gli ultimi sgoccioli del settantesimo anniversario di Urania, la pubblicazione da edicola del settore più longeva del mondo e la più importante nella storia della fantascienza italiana, è un’idea molto parziale di quello che potreste leggere andando in libreria per rilassarvi in una (finalmente) fredda serata autunnale.

Qui trovate tutti gli articoli con i Migliori libri di Macity raccolti in un’unica pagina.

I migliori libri


Fondazione. Il ciclo completo

Isaac Asimov è forse il più noto tra gli autori di fantascienza e non solo. Ha pubblicato praticamente in tutti i settori dello scibile, è morto prematuramente di Aids a causa di una trasfusione inquinata ed ha lasciato un corpo di opere incredibili. La Fondazione, della quale è stato recentemente tratta anche una serie su Apple Tv+, è il suo capolavoro. Il ciclo originale della “Fondazione” venne pubblicato tra il 1951 e il 1953, subito acclamato come un capolavoro della fantascienza. Trent’anni più tardi tra gli anni ’80 e ’90 del Novecento sono stati pubblicati i due romanzi che costituiscono il prequel della saga. In questo volume è disponibile l’intera saga.

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Guida galattica per gli autostoppisti. Il ciclo completo

Douglas Adams è stata purtroppo una meteora: morto prematuramente di infarto nel 2001, ha donato al mondo della fantascienza e più in generale a quello dell’umorismo, una serie di libri straordinari che tutt’ora costituiscono la base della cultura hacker e nerd di Internet: una trilogia in cinque parti. Lontano, nei dimenticati spazi non segnati nelle carte geografiche dell’estremo limite della Spirale Ovest della Galassia, c’è un piccolo e insignificante sole giallo. A orbitargli intorno, alla distanza di centoquarantanove milioni di chilometri, si trova un minuscolo, trascurabilissimo pianeta azzurro-verde, le cui forme di vita, discendenti dalle scimmie, sono così incredibilmente primitive da credere ancora che gli orologi da polso digitali siano un’ottima invenzione. Quel pianeta sta per essere distrutto, per lasciare il posto a una gigantesca circonvallazione iperspaziale. Nata originariamente da una fortunata serie radiofonica trasmessa dalla BBC, la pentalogia di Adams con le irriverenti e surreali avventure di Arthur Dent e Ford Prefect, viaggiatori delle galassie, è un fenomeno di culto.

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Racconti di Arthur C. Clarke

Il papà di 2001 Odissea nello spazio (scritto mentre veniva girato il film di Stanley Kubrik) e di racconti fulminanti che hanno cambiato la storia della fantascienza, è stato anche un geniale precursore dei tempi, immaginando ad esempio la possibilità di creare i moderni satelliti artificiali. Racconti è la traduzione di The Collected Stories di Arthur C. Clarke, la più completa raccolta organica delle opere brevi del maestro anglosassone della fantascienza. Si tratta di più di cento racconti che mostrano l’evoluzione tematica e stilistica di sir Arthur, che abbraccia un arco temporale vastissimo, dal 1937, con il racconto Travel by Wire! (Viaggiare via cavo) pubblicato in prima edizione nel numero di dicembre della rivista Amateur Science Fiction Stories, fino al 1999, con il brevissimo racconto intitolato Improving the Neighbourhood, che è stato il primo racconto di SF a uscire sulla prestigiosa rivista Nature. Completano il volume una introduzione dello stesso Clarke, alcune brevi annotazioni dell’autore su gran parte dei racconti contenuti nel libro, e poi una corposa appendice con un approfondito ritratto dello scrittore britannico e la bio-bibliografia completa di tutte le opere di Arthur C. Clarke.

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Visioni. I racconti di Harian Ellison

Questa raccolta celebra uno dei più grandi talenti della fantascienza. Racconti incredibili ed estremamente potenti: “E attraversammo la caverna dei ratti. E attraversammo il sentiero del vapore bollente. E attraversammo il paese dei ciechi. E attraversammo l’abisso dell’avvilimento. E attraversammo la valle di lacrime. E giungemmo, finalmente, alle caverne del ghiaccio”. Da “Non ho bocca, e devo urlare” a “Soldato”, da “«Pentiti, Arlecchino!» disse il Tictacchiere” a “Un ragazzo e il suo cane”, il meglio della produzione di un autore leggendario distillato in sessantasei racconti che hanno fatto la storia della fantascienza.

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Esperimenti e catastrofi

Anziché indicare la sua opera più famosa, cioè il ciclo di Dune, vediamo questa raccolta di tre romanzi “minori” di Frank Herbert che invece ci mostrano la ricchezza della sua vena creativa, la sua capacità di fotografare il presente e proiettarlo nel futuro. La folle utopia di uno scienziato creatore di una civiltà tanto perfetta quanto mostruosa. Un mondo arido e velenoso, palcoscenico di un esperimento psicologico planetario. La sete di vendetta di un genio impazzito che diffonde sulla Terra un virus in grado di sterminare la specie umana. Questi tre romanzi apocalittici sui limiti che l’uomo non dovrebbe mai superare. All’interno del volume: “L’alveare di Hellstrom”, “Esperimento Dosadi” e “Il morbo bianco”; i tre romanzi mettono in scena scenari apocalittici ed esplorano i temi come la sopravvivenza umana, la religione e i limiti che la scienza non dovrebbe oltrepassare. I protagonisti dei tre romanzi mettono in atto progetti ambiziosi e pericolosi in un mondo dove distinguere “buoni” e “cattivi” è sempre più arduo.

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Cyberpunk. Antologia assoluta

La rivoluzione della fantascienza degli anni Ottanta che ancora porta avanti i temi più profondi del settore. Ibridazione uomo macchina, cyberspazio, intelligenza artificiale. Ma dove è iniziato tutto? E ancora, cos’è il cyberpunk? Per scoprirlo, niente di meglio di questo volume che contiene i romanzi di culto dei tre più acclamati autori del genere (“Neuromante” di William Gibson, “Snow Crash” di Neal Stephenson e “La matrice spezzata” di Bruce Sterling) oltre alla più leggendaria antologia “Mirrorshades”, vera pietra miliare nella storia della letteratura sci-fi. Il tutto accompagnato da una introduzione di Sterling.

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Trilogia dello Sprawl: Neuromante-Giù nel cyberspazio-Monna Lisa cyberpunk

Se ci prendete gusto, la trilogia dello Sprawl di cui l’antologia precedente include solo il primo capitolo, è avvincente. 2035, o giù di lì. Un mondo popolato da avventurieri e lottatrici, prostitute e mercenari, schiavi della società di massa e delle droghe; soprattutto, un mondo dominato dalla tecnocrazia e dalla corruzione. È l’universo narrativo immaginato da William Gibson nella sua Trilogia dello Sprawl . In questo futuro non così lontano dal nostro presente, gli unici a opporsi allo strapotere delle multinazionali e della Yakuza sono i “cowboy della tastiera”, anarchici e solitari, geni ribelli dell’informatica che passano la loro esistenza nella realtà virtuale del cyberspazio, intenti a carpire i segreti della matrice.

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Rivelazione. La trilogia originale: Rivelazione-Redemption Ark-Absolution Gap

Quando parliamo di Brit Invasion nella fantascienza, di invasione britannica, facciamo riferimento ad autori come Alastair Reynolds, scrittore estremamente prolifico. La prima trilogia ambientata nell’universo di Rivelazione, riunita in un unico volume. In un’epoca in cui l’uomo ha imparato a viaggiare quasi alla velocità della luce, si trova a misurarsi con gli inibitori, una razza aliena inorganica che stermina le popolazioni intelligenti quando raggiungono un grado di sviluppo tecnologico troppo elevato. È giunto il momento in cui anche i terrestri saranno spazzati via dall’universo?

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Il ciclo della Cultura. Prima trilogia

Un autore da non sottovalutare mai è lo scomparso Iain M. Banks, che ha scritto soprattutto un ciclo, leggero e divertente, conosciuto come Ciclo della Cultura. La Cultura è una società ideale che si è sviluppata in un lontano futuro grazie alla tecnologia, capace di sconfiggere la scarsità di risorse ed esercitare la sua benefica egemonia su gran parte della galassia. Morte, malattia, fame, violenza non esistono più, ognuno è libero e tutti sono uguali. Ma questo non significa che non ci siano lotte di potere, scontri, ambiguità di rapporti tra macchie senzienti e forme di vita organica, diplomazie al lavoro e intricate reti di spie sempre pronte a misurarsi con chi è avverso all’egemonia della Cultura. Un affresco senza precedenti su quello che potrà essere il futuro dell’umanità. E non solo.

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I burattinai: Il ciclo di Ringworld vol. 1

Un ciclo di fantascienza epico e coinvolgente. L’idea dell’anello è anche alla base del videogioco Halo. Il capolavoro di Larry Niven. Anno 2850, confini dell’universo conosciuto. Un anello di dimensioni inimmaginabili circonda una stella. Chi ha potuto mai costruire qualcosa del genere? Quali tecnologie conoscono gli abitanti di quel mondo artificiale, insondabile, illogico? I quattro esploratori chiamati a scoprirlo non avrebbero mai creduto che il futuro potesse spingersi tanto in avanti, fino al confine stesso dell’immaginazione: astronavi indistruttibili, tecnologie in grado di rivoluzionare il concetto stesso di vita, teletrasporto, creature dall’intelligenza misteriosa. Quando la Liar, la nave su cui viaggiano Louis Wu e i suoi compagni, viene abbattuta dal sistema difensivo dell’Anello, i quattro avventurieri non avranno altra scelta che confrontarsi con le tribù che abitano quel mondo e i suoi ecosistemi artificiali. Ma perché gli abitanti dell’Anello vivono in condizioni primitive? Perché le loro città, un tempo magnifiche, sono cadute in rovina? Quale evento li ha portati alla totale perdita della conoscenza?

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La fanta-scienza di H. G. Wells: La macchina del tempo-L’isola del dottor Moreau-L’uomo invisibile-La guerra dei mondi-I primi uomini sulla luna

Chiudiamo con la raccolta di romanzi di protofantascienza di H.G. Wells. Scrive nella prefazione Nicoletta Vallorani: “La stagione felice dei ‘romanzi scientifici’ (scientific romances) wellsiani copre un periodo che va dal 1895 al 1901: un momento delicato, nella storia dell’impero britannico, che raccoglie contraddizioni profonde e le restituisce raccontandole attraverso le narrazioni letterarie, traghettando il malessere della fine di un’epoca verso l’immaginazione di un nuovo ordine politico, sociale e culturale, che verrà e che forse ha ancora da stabilizzarsi. In questa cornice H.G. Wells è un testimone importante. Uomo di scienza che si converte alla letteratura, vorace lettore di ogni genere di materia e scrittore altrettanto generoso, Wells propone una visione della scrittura forse semplificata ma efficace. «Scrivo come cammino, perché voglio arrivare da qualche parte»: la dichiarazione riferita nella sua autobiografia (Experiment in Autobiography, 1934) è illuminante e ambiziosa, nella sua estrema semplicità. Chi scrive deve avere un obiettivo e sperabilmente raggiungerlo con i mezzi che ha a disposizione. Tra la data di pubblicazione della Macchina del tempo e quella dei Primi uomini sulla luna, il mondo cambia, o quantomeno viene pesantemente revisionato l’orizzonte contro il quale l’uomo misura il suo ruolo in relazione alle altre forme di vita. Wells riferisce le tappe di questo processo, non sappiamo con quanta consapevolezza, facendo quello che gli scrittori di fantascienza tentano di mettere in pratica ancora oggi: provare a immaginare il futuro per capire meglio il presente”. Una lettura ancora oggi godibilissima.

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