Per la prima volta Apple permetterà agli sviluppatori di alcune app di inserire link esterni per la gestione dell’account e pagamenti: la svolta è apprezzata, sopratutto dalle app reader e media che potranno farlo, ma non tutti gli sviluppatori sono soddisfatti.
Le app “Reader” consentono a un utente di accedere a contenuti acquistati in precedenza, o contenuti in abbonamento per riviste digitali, giornali, libri, audio, musica e video, come Netflix, Spotify e l’app Amazon Kindle. Dopo l’annuncio, alcuni sviluppatori hanno affermato che la decisione di Apple non è sufficientemente buona.
Per cominciare, alcuni hanno criticato il piano di Apple di consentire agli sviluppatori di condividere solo “un singolo collegamento” al proprio sito Web per aiutare gli utenti a configurare e gestire il proprio account. Apple sta ancora valutando i tipi di testo che consentirà di utilizzare per questi collegamenti, secondo Adrian Weckler di The Irish Independent, ma alcuni sviluppatori dubitano che Cupertino permetterà di menzionare che i clienti possono risparmiare denaro registrandosi al di fuori dell’app.
Il co-creatore di Tweetbot Paul Haddad ha espresso disappunto per il fatto che gli sviluppatori più piccoli «Ora debbano sovvenzionare tutti questi grandi editori» dato che l’indennità del collegamento in-app di Apple sarà limitata alle app “Reader”, molte delle quali sono di proprietà di grandi aziende.
Altri sviluppatori e critici hanno affermato che con la possibilità di usare link esterni Apple sta facendo il minimo possibile per affrontare le preoccupazioni antitrust di lunga data relativa al presunto monopolio di App Store. Al centro delle preoccupazioni c’è la commissione dal 15% al 30% di Apple sugli acquisti in-app di beni digitali e l’impossibilità per gli sviluppatori di offrire propri metodi di pagamento attraverso App Store.
Apple ha affermato che la sua decisione di consentire alle app reader di includere un collegamento in-app al proprio sito Web per la gestione degli account chiude un’indagine della Japan Fair Trade Commission sulla sospetta violazione dell’Antimonopoly Act giapponese, sebbene Apple abbia affermato che la modifica si applicherà a livello globale.
L’annuncio di Apple sulle app “reader” è arrivato meno di una settimana dopo che la società ha raggiunto un accordo da 100 milioni di dollari che, in attesa dell’approvazione del tribunale, risolverà una class action da parte di sviluppatori statunitensi che hanno affermato che Apple ha il monopolio sulla distribuzione di app iOS e in -acquisti di app.
Apple ha affermato che apporterà alcune modifiche all’App Store come parte di tale accordo, come consentire agli sviluppatori di inviare e-mail ai clienti sulle opzioni di pagamento al di fuori della loro app iOS; ciò nonostante alcuni sviluppatori non sono rimasti colpiti dalle concessioni.
Ricordiamo che la causa madre relativa alle commissioni del 30% e ai metodi di pagamento alternativi è quella che vede contrapporti Epic ad Apple. Il processo vero e proprio tra le due società è iniziato il 3 maggio. Già altri importanti protagonisti della scena hanno fatto le proprie mosse collaterali, tra queste Microsoft e Google. Tutti gli sviluppi della vicenda sono disponibili da questa pagina.