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Per la prima volta un tribunale italiano stabilisce che i link ai siti di film pirata in streaming non sono illegali. La sentenza è stata emessa dal Tribunale di Frosinone che ha annullato una mega sanzione da oltre 500 mila euro nei confronti del gestore di diversi siti web tra cui filmakers.biz, filmaker.me, filmaker.org e cineteka.org, come segnalato da Repubblica.it. La sentenza, per molti aspetti rivoluzionaria, è stata emessa a febbraio ma ha fatto breccia nei notiziari solo nella giornata di ieri grazie alle dichiarazioni dell’avvocato Fulvio Sarzana che ha difeso il gestore dei siti in questione.
Secondo Sarzana fino a oggi se un sito era bollato come pirata scattavano quasi automaticamente sentenza e sanzioni, conseguenza anche delle numerose battaglie dell’industria del copyright che ha identificato certe attività come di per sé illegali. La nuova sentenza invece si basa su due presupposti: il primo è che l’indicazione dei link non può essere qualificata come la messa a disposizione diretta dei file protetti dal diritto d’autore. La seconda invece prende in considerazione il flusso del denaro: la condivisione dei link, nell’interpretazione del giudice, deve essere considerato un risparmio di spesa e non una attività con finalità di lucro.
Così anche in presenza di banner pubblicitari e di produzione di reddito, occorre dimostrare che l’attività di lucro sia collegata alla singola opera e che ne sia il corrispettivo. Non solo: per non rientrare in un risparmio di spesa, lecito per i link ai film pirata in streaming, occorre che ci sia un guadagno economicamente apprezzabile o di incremento patrimoniale da parte dell’accusato. La sentenza è destinata a fare scalpore non solo in Italia ma anche in Europa: è probabile che la prossima retata di siti per film pirata in streaming non sia seguita in automatico dall’oscuramento dei siti né tantomeno da sanzioni esemplari con importi stratosferici.