I prodotti Galaxy sono sì un pericolo, ma non per iPad o per iPhone, ma per chi produce dispositivi Android. Ecco una delle ragioni che hanno condotto un tribunale americano a dire “no” alla richiesta di Apple di impedire la vendita dei prodotti Samsung. A svelare quello che sarebbe dovuto restare un segreto, come nota Reuters, è stato errore nella composizione del documento PDF: grazie ad un semplice copia e incolla del testo è stato possibile visionare tutte le modifiche e le versioni precedenti del testo della sentenza provvisoria Apple contro Samsung, incluse quelle coperte da Omissis.
Si è così appreso che il giudice avrebbe escluso il blocco delle vendite dei dispositivi Galaxy di Samsung in USA soprattutto sulla base di studi interni di Cupertino che da sempre prevedono come poco probabile il passaggio degli attuali utenti di iPhone e iPad verso i corrispondenti dispositivi concorrenti del colosso coreano. Secondo questi studi l’incremento delle vendite dei prodotti Galaxy avverrà soprattutto ai danni dei dispositivi Android di altri costruttori.
Interessante anche la seconda ragione sostenuta da Samsung per evitare il blocco dei propri prodotti Galaxy in USA, in base alla quale Apple non sarebbe stata in grado da sola di far fronte all’intera domanda di dispositivi smarpthone da parte degli utenti. Questa seconda motivazione però non sembra aver influito molto sulla decisione del giudice contro il blocco, anche grazie a una testimonianza contraria dei legali di Cupertino che hanno sostenuto la capacità di Apple di poter far fronte senza problemi a una domanda ingente.
La causa Apple contro Samsung non è ancora arrivata alla conclusione: la diatriba proseguirà attraverso i tribunali USA con nuovi confronti su design e brevetti. Per il 14 dicembre è atteso anche il verdetto della International Trade Commission sulla causa Apple contro HTC, anche qui con la richiesta di Cupertino di bloccare le importazioni degli smartphone HTC in USA.