Apple ha depositato un brevetto denominato “Fluid-Filled Camera Modules”, riferimento a “lenti liquide” che potrebbe sfruttare su futuri iPhone, elementi che consentirebbero di ottenere vantaggi in termini di velocità e compattezza, e che potrebbero diventare un elemento di rilievo quando è richiesta la rapida messa a fuoco automatica e una migliore qualità dell’immagine in varie condizioni di illuminazione.
Il brevetto è stato scovato da PatentlyApple, sito che ricorda che già in precedenza Cupertino ha registrato brevetti nei quali si fa riferimento a tecnologie simili.
Tra le peculiarità delle lenti liquide, la possibilità di regolare la messa a fuoco alterando la forma del liquido all’interno della lente, ottenendo una messa a fuoco rapida, con migliorie non solo dal punto di vista della velocità ma anche della flessibilità. Il liquido permetterebbe di controllare dinamicamente il fuoco e la lunghezza focale, grazie alla capacità di una capsula in grado di cambiare tensione superficiale applicando un campo elettrico.

Obiettivi del genere non sono una novità assoluta e di tecnologia simili si parla da tempo (è sfruttata, ad esempio, da alcuni microscopi). Tra i vantaggi, oltre a quelli già citati, la possibilità di creare ottiche con dimensioni minori, l’assenza di parti mobili, la possibilità di gestire varie lunghezze focali, eliminando la necessità di più obiettivi in un modulo fotocamera. Tra gli svantaggi i costi superiori di questi moduli e la necessità di sigillare il liquido per impedire dispersioni.
Come sempre ricordiamo che Apple brevetta ogni anno centinaia di brevetti, ma non sempre ciò che viene registrato presso il Patent & Trademark Office statunitese o l’EUIPO (l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale incaricato di gestire i marchi, i disegni e modelli dell’UE) si trasforma in prodotti veri e propri. Per conoscere tutte le novità sui brevetti Apple, è possibile fare riferimento alla sezione dedicata di macitynet.