Un tratto biometrico come la texture delle pelle umana potrebbe essere in futuro usato come meccanismo per identificare in modo sicuro gli utenti che indossano l’Apple Watch. È quanto si evince in un nuovo brevetto della Mela scovato dal sito Appleworld.today che fa riferimento a un “dispositivo elettronico indossabile con sensore su cinturino per l’acquisizione di immagini-pattern della tonalità della pelle e metodi affini”.
Il brevetto sembra far riferimento a un Apple Watch o un cinturino con un sensore per immagini termografiche; il sensore è in grado di individuare pattern nella pelle umana tenendo conto anche della presenza di peli sul polso. Non è chiaro quali siano i vantaggi come sistema di autenticazione ma la lettura di texture della pelle potrebbe essere collegata a qualche altro sensore in grado di individuare potenziali problemi di salute come tumori della pelle ed eruzioni cutanee come la febbre maculosa delle Montagne Rocciose (una malattia che si manifesta in alcune aree del mondo quando le zecche adulte sono attive e le persone hanno maggiore probabilità di trovarsi in aree infestate dalle zecche).
Nel brevetto di Apple si spiega che il dispositivo elettronico indossabile può includere un processore collegato al sensore biometrico sul polso, configurato per cooperare con il meccanismo di rilevamento biometrico per l’acquisizione di motivi/trame di porzioni del polso dell’utente.
Come sempre ricordiamo che Apple registra annualmente centinai di brevetti e non è detto che questi si trasformeranno (per lo meno a breve) in prodotti/servizi reali. La Casa di Cupertino da anni sta studiando sensori e tecnologie di intelligenza artificiale che potrebbero migliorare la vita degli utenti. Tra i tanti brevetti già registrati: una funzionalità che consente di misurare dall’Apple Watch la frequenza respiratoria, due brevetti relativi alla pressione arteriosa, uno concernente le protezioni solari.