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I fornitori Apple vogliono ripartire il 10 febbraio nonostante il coronavirus

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I fornitori di Apple in Cina, tra cui Foxconn, prevedono di riprendere la produzione industriale il 10 febbraio, nonostante lo stop obbligatorio causato dal coronavirus. Questo è quanto rifetito da Bloomberg, che lascia intendere una situazione migliorata, anche dal punto di vista sanitario.

Foxconn (gruppo Hon Hai), il produttore più importante per Apple, ha dichiarato in queste ore che si aspetta di riprendere la produzione nelle sue strutture in tutta la Cina nei tempi previsti, come riporta Bloomberg News. Fornitori come Quanta Computer Inc., Inventec Corp. ed LG Display Co. hanno anche affermato che sarebbero tornati a pieno regime nel corso della prossima settimana. La stragrande maggioranza degli iPhone di Apple sono realizzati in Cina, nello stabilimento di Zhengzhou di Foxconn e nel sito di assemblaggio di Pegatron, vicino a Shanghai. Entrambe le località sono a più di 500 chilometri da Wuhan, nella Cina centrale, epicentro dell’epidemia virale.

Nonostante gli sia stato ordinato di interrompere la quasi totalità della produzione fino al 9 febbraio, Foxconn ha recentemente affermato che l’epidemia virale ha avuto un “impatto piuttosto limitato” sulla produzione di iPhone, considerando che il colosso ha fabbriche in altri paesi, come il Vietnam, l’India e il Messico, che apparentemente sono stati in grado di colmare la chiusura dello stabilimento cinese.

fornitori Apple 10 febbraio

Apple ha annunciato la scorsa settimana che ha chiuso tutti i suoi uffici, negozi e centri di contatto nella Cina continentale fino al 9 febbraio, sempre a causa dell’epidemia coronavirus, giusto per maggiore cautela. Ricordiamo che Apple ha circa 10.000 dipendenti diretti in Cina, divisi tra le sue divisioni retail e corporate.

I tempi dell’epidemia di coronavirus potrebbero influire sull’offerta del nuovo iPhone entry level che Apple dovrebbe annunciare a marzo, con Bloomberg che ha recentemente riferito come l’inizio della produzione del dispositivo sia stata programmata a febbraio: l’epidemia potrebbe certamente far slittare in avanti questa finestra temporale.

Nel momento in cui scriviamo il coronavirus sembra aver infettato più di 20.000 persone, di cui 400 sono decedute. La scorsa settimana, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato l’epidemia di coronavirus di Wuhan un’emergenza globale per la salute pubblica, fornendo informazioni su come proteggersi.

Difficile, invece, pensare che il coronavirus possa aver influenze anche sulla produzione dei prossimi iPhone 2020 in arrivo entro la fine dell’anno.

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