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I doppiatori chiedono regole per le IA che rubano le loro voci

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Nell’ambito del Comic-Con di San Diego – annuale convention dedicata all’intrattenimento (arti, cinema, fumetti) – alcuni doppiatori hanno evidenziato il loro supporto allo sciopero degli attori del sindacato SAG-AFTRA che protestano, tra le altre cose, chiedendo protezioni contro le intelligenze artificiali.

La National Association of Voice Actors ha presieduto un incontro che si è svolto sabato 22 luglio nel corso del quale vari esponenti del SAG hanno evidenziato come le IA stiano rapidamente diventando un problema per spettatori e creatori. È stata in particolare evidenziata la possibilità di copiare tramite IA voci di attori, con meccanismi in alcuni casi interessanti, in grado di migliorare le voci esistenti ma aspetti inquietanti, considerando che è possibile ottenere voci identiche alle originali – anche in pochi secondi – senza bisogno di ottenere autorizzazioni da parte degli interessati (partendo dall’ascolto di frasi già disponibili).

Al momento, riferisce Entertainment Weekly, non vi sono leggi federali o normative internazionali che consentono di proteggere aspetti come quello fisico o la voce, e in molti contratti è prevista espressamente la possibilità di usare “a tempo indeterminato” la voce degli attori o le loro sembianze. I sindacati che rappresentano attori e doppiatori, chiedono di respingere queste possibilità, e prevedere salvaguardie nei contratti.

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In Italia, li Presidente di Confindustria Cultura Italia, Innocenzo Cipolletta in merito al dibattito politico in atto sul tema dell’intelligenza artificiale sia a livello nazionale, sia a livello europeo dove è in discussione in questi giorni la Proposta di regolamento Artificial Intelligence Act, ha dichiarato: “L’intelligenza artificiale ha già un impatto rilevante sull’industria culturale e lo farà sempre più nel futuro e, come accaduto per le tecnologie precedenti che sono state protagoniste della transizione digitale del settore, accogliamo questa nuova sfida come un’opportunità purché si rispetti il diritto d’autore”.

“Come settore – prosegue Cipolletta – abbiamo approvato un position paper inviato a tutti gli interlocutori istituzionali di riferimento sul tema. Siamo consapevoli delle potenzialità di questi strumenti tecnologici, ma anche attenti a evitare i rischi dell’intelligenza artificiale, in particolare per quanto concerne le nuove forme di intelligenza artificiale generativa facilmente utilizzabili e di largo consumo, in grado di produrre tanti e vari tipi di contenuto, in un modo che può indurre a credere erroneamente che sia il lavoro di un essere umano e senza chiare garanzie che la rielaborazione di materiali preesistenti rispetti il diritto d’autore”.

È necessario – si legge nel position paper – che gli operatori rispettino in pieno le regole già fissate nella Direttiva Copyright. Gli sviluppatori di intelligenza artificiale devono garantire che qualsiasi contenuto utilizzato, per il quale sono stati riservati i diritti esclusivi, sia approvato e concesso in licenza dal titolare dei diritti, inclusi i contenuti utilizzati in precedenza da eventuali IA pre-addestrate. Il processo di elaborazione e raccolta dati deve essere il più trasparente possibile, in particolare riguardo l’uso di contenuti protetti dal diritto d’autore.

“Il fondamento dell’intera industria culturale – conclude Cipolletta – è un regime di diritto d’autore efficace e l’intelligenza artificiale non può essere esente. Siamo consapevoli che l’evoluzione dell’intelligenza artificiale richiederà continui adeguamenti normativi ma riteniamo fondamentale che l’utilizzo di questi strumenti, alla pari di altri a disposizione dei creativi e dell’industria, vengano regolamentati in modo chiaro, garantendo certezza del diritto e la salvaguardia dell’opera intellettuale e creativa dell’essere umano e dell’industria culturale”.

Tutte le notizie che parlano di Intelligenza Artificiale sono disponibili nella sezione dedicata di macitynet.

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