Bain Capital LP, un consorzio di società di cui fa parte anche Apple, ha completato l’acquisizione della divisione memorie di Toshiba e ora controlla il secondo più importante produttore dei chip che sono alla base di SSD, NAND e altre componenti per archiviazione.
Il gruppo aveva vinto qualche tempo fa una lunga battaglia per il controllo della divisione di Toshiba, costretta a vendere entro il 31 marzo del 2017 per risolvere il problema delle ingenti perdite registrate derivanti da attività nucleari negli Stati Uniti (divisione in bancarotta) e impedire la revoca della società dalle negoziazioni dalla Borsa di Tokyo.
Del consorzio di aziende ora proprietario della divisione semiconduttori di Toshiba, fanno parte il produttore di memorie sudcoreano SK Hynix, Apple, Dell Technologies, Seagate Technology e Kingston Technology.
Il Consiglio di Amministrazione del secondo produttore al mondo di memorie NAND, era inizialmente orientato verso la cessione al gruppo del quale era parte Western Digital. Quest’ultima, in virtù di una precedente joint venture con Toshiba, aveva minacciato azioni legali, affermando di avere una sorta di priorità sull’affare e che nulla poteva essere deciso senza il suo consenso.
Reuters spiega che la conclusione dell’accordo era inizialmente prevista per marzo, ma è stata ritardata dal protrarsi dei tempi di valutazione delle autorità antitrust cinesi.
Come abbiamo spiegato in articoli precedenti, per Apple l’acquisizione della divisione Toshiba – che, tra le altre cose, è in grado di produrre memorie per smartphone, tablet e computer – potrebbe significare ridurre la dipendenza da Samsung. Western Digital ha fatto di tutto per ottenere la divisione semiconduttori dei giapponesi; ha anche provato a mettere i bastoni tra le ruote ad altre aziende interessate all’acquisizione, vantando una sorta di diritto di prelazione, chiedendo “aiuto” alla parigina Camera di Commercio Internazionale al fine di risultare l’unico interlocutore per questa vendita.