Le tecnologie di intelligenza artificiale AI saranno ovunque e prima di quanto immaginiamo, tanto che già oggi possiamo parlarvi di due app che ne stanno facendo ampio uso. Uber Eats e Just Eat sono infatti tra ultime in ordine di tempo che hanno abbracciato i chatbot, gli assistenti virtuali che semplificano tutto, con una implementazione profonda all’interno delle loro piattaforme.
L’AI di Uber
Ad esempio con la versione attuale di Uber Eats l’AI aiuta gli utenti (per ora soltanto in USA, UK, Australia e Canada) a trovare le offerte promosse dai ristoranti e a riordinare i preferiti: nell’esempio delle schermate che vi alleghiamo di seguito ad esempio è possibile vedere come, chattando in maniera del tutto naturale, il sistema sia in grado di rispondere correttamente a domande come “mostrami piatti piccanti tailandesi che costano meno di 20 dollari“.
Il chatbot non solo risponde alle domande, ma ne tiene atto anche quando la conversazione dura più di un solo scambio di battute. In un altro degli esempi mostrati dall’azienda si può ad esempio chiedere di “mostrare gli snack da pic-nic più popolari” e, successivamente, restringere le opzioni con una nuova ricerca che tenga conto di “opzioni biologiche, per favore“.
L’azienda dice che in futuro sarà impiegata anche per pianificare i pasti, trovare articoli alimentari in vendita e ordinare gli ingredienti delle ricette: tutto questo servirà tanto ad attirare nuovi clienti, quanto a fidelizzare quelli che ci sono già.
L’assistente AI di Uber Eats è alimentato dal PaLM 2 LLM di Google, che allo stato attuale attinge questo tipo di informazioni da oltre 900.000 attività commerciali esistenti.
Come il chatbot AI potenzia Just Eat
Anche Just Eat come dicevamo sta evolvendo in questa direzione, puntando soprattutto sul risparmio di tempo da parte dei consumatori che si affideranno al suo assistente AI.
In una delle sue prime iterazioni potrà essere usato per creare e personalizzare gli ordini, mentre in futuro sarà in grado di offrire consigli personalizzati e aggiornamenti regolari sugli ordini in corso, oltre a «fornire assistenza AI per domande specifiche dei consumatori».
Nell’esempio citato dalla società, da un “MacMuffin uova e formaggio da McDonalds” la piattaforma è in grado di aggiungere questo specifico prodotto nel carrello senza dover sfogliare pagine e pagine di prodotti, proprio come se si stesse ordinando ad un cameriere in carne e ossa.
Per queste funzioni l’azienda prevede un primo lancio in Regno Unito già nelle prossime settimane: poi, se tutto andrà secondo i piani, sarà esteso ad altri paesi del mondo.
Tutto dal mondo dell’AI in questa sezione del nostro sito web.