Bambini e il web: social network sempre più ad alto rischio per contenuti inadatti ai minori e per gli incontri online con gli estranei. Sono questi i risultati emersi dalla ricerca Net Children Go Mobile: rischi e opportunità, che è stata presentata pochi giorni fa all’ICT di Bruxelles.
I bambini hanno sempre più spesso accesso ad Internet anche attraverso dispositivi portatili che permettono loro di essere con pochi semplici passaggi connessi ai principali social network. L’indagine Net Children Go Mobile intende indagare proprio i fattori di rischio e le opportunità dell’utilizzo dei dispositivi portatili da parte dei bambini: gli ultimi risultati emersi nel 2013 raccontano un rapporto in evoluzione e ad alto rischio tra i bambini e il web.
Il 51% dei ragazzi di 9-16 anni utenti di internet possiede uno smartphone e il 45% lo usa quotidianamente per andare online; il 20% possiede un tablet e il 23% lo usa per accedere a internet quotidianamente: percentuali che salgono se si considera solo la fascia degli adolescenti: è ben il 65% dei ragazzi e delle ragazze ad avere la possibilità di visitare il Web con un tap.
Il cyberbullismo è in aumento, ma non è il rischio più alto cui sono sottoposti i bambini: i cyberbulli colpiscono il 14% degli utenti (+4% in soli tre anni), ma il bullismo online è superato dagli incontri online con estranei (il 30% incontra sconosciuti nel Web, specialmente attraverso i social network), e dalle visualizzazioni di materiale non adatto ai bambini (per il 31% dei bambini è normale vedere immagini legate a sesso, suicidio, bulimia e anoressia, droga, violenza). Immagini e incontri nel web non lasciano indifferenti i minori: per il 21% sono esperienze sconvolgenti, specialmente per i più giovani e per le ragazze.
Rispetto al 2010 la ricerca segnala un incremento nel numero di ragazzi che riporta di aver incontrato uno o più rischi su internet, soprattutto fra quanti usano smartphone e tablet: non si tratta di una relazione causale. Più i ragazzi usano internet in una varietà di contesti e da una molteplicità di piattaforme, maggiori sono le opportunità di accesso a contenuti e più alto è il rischio di imbattersi in esperienze potenzialmente negative: fondamentale, nel rapporto tra i bambini e il Web, sono ancora una volta gli adulti, che hanno le risorse per rendere i dispositivi utilizzati dai ragazzi i più sicuri possibile.
La ricerca è stata condotta su migliaia di bambini tra i 9 e i 16 anni tra il 2010 e 2013 in cinque Paesi europei (Italia, Danimarca, Romania, Irlanda e Gran Bretagna.