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I bambini protagonisti su YouTube moltiplicano le visite

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I filmati su YouTube con bambini di età inferiore ai 13 anni sono visualizzati mediamente tre volte in più rispetto a video simili senza bambini. Lo riferisce uno studio di Pew Research Center citato a sua volta dal sito The Verge.

Il Centro di ricerca Pew, un think tank statunitense che fornisce informazioni su problemi sociali, opinione pubblica, andamenti demografici sugli Stati Uniti e il mondo in generale, ha messo insieme un elenco di canali YouTube (quelli con oltre 250.000 iscritti), tenendo conto di quelli che esistono da almeno la fine del 2018, analizzando tutti i filmati realizzati da questi canali nella prima settimana di gennaio 2019. Benché solo una parte dei filmati in inglese avesse come target i bambini, questi ultimi sno stati  visualizzazioni di piùrispetto a filmati che non avevano come target i bambini. Qualunque filmato che ha come protagonista un bambino di età inferiore ai 13 anni, “ottiene di media circa il triplo delle visualizzazioni rispetto ad altri tipologie di video”.

“Il piccolo sottoinsieme di video indirizzati direttamente a un pubblico giovane e che mostrano bambini di età inferiore ai 13 anni”, si legge nel report, “è molto più apprezzato di qualsiasi altro contenuto identificato in questa analisi, parametro misurato tenendo conto delle visualizzazioni”.

Che i bambini ormai amino moltissimo YouTube è scontato: anche in Italia vi sono una miriade di personaggi che sono diventati delle vere e proprie star grazie alla piattaforma web in questione, con tanto di album di figurine dedicati da acquistare in edicola.  Secondo uno studio di Lego, alla domanda “Che cosa vuoi fare da grande?”, i figli dei Millennials rispondono che il lavoro dei sogni è diventare YouTubers. Dopo aver intervistato 3.000 bambini e 326 genitori tra Stati Uniti, Regno Unito e Cina, la massima ispirazione dei bambini di cultura anglosassone è diventare star del web.

In seconda posizione è indicata la professione di ingegnante, al terzo la carriera sportiva e poi quella di diventare atleti professionisti. Del tutto rimosse le carriere alle quali aspiravano i più grandi da piccoli: in campo medico, ingegneristico o nelle forze dell’ordine e che solo nel 2017 riscuotevano ancora successo. Cresciuti e tenuti a bada a forza della visione di filmati su YouTube, per molti bambini è ovvio che diventare una celebrità del web è il massimo cui aspirare.

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Un portavoce di YouTube ha riferito a The Verge che l’azienda non può pronunciarsi sulla metodologia usata dal Pew Research Center, ma ha spiegato che in genere i video più popolari tendono a essere quelli appartenenti a categorie quali commedia, musica, sport e “come si fa a…”.

Il maggior numero di visualizzazioni ottenute nei video quando in questi sono presenti bambini è una sfaccettatura che molti creatori di contenuti hanno da tempo compreso. I numeri sono da capogiro: ino dei più grandi canali YouTube, il vlog-familare “The Ace Family” è ad esempio riuscito a racimolare oltre 16 milioni di iscritti in meno di tre anni. I creatori di contenuti hanno ovviamente tutto l’interesse ad aumentare il numero di visualizzazioni giacché guadagnano con le pubblicità.

La monetizzazione di Youtube per 1000 visualizzazioni varia da 0,5 a 2 dollari in base alla posizione dei visitatori e del pubblico di destinazione. Può sembrare poca cosa ma moltiplicando questi numeri per milioni di utenti, fare video è un diventato per molti un modo conveniente per generare entrate monetizzando competenze, opportunità o talenti.

Youtube recentemente ha raggiunto un accordo con la Federal Trade Commission per aver tracciato gli utenti di età inferiore ai 13 anni. Google – la società proprietaria della piattarma – è stata ritenuta colpevole di aver violato la legge «Coppa» (Children’s Online Privacy Protection Act) che vieta il tracciamento degli utenti di età inferiore ai 13 anni permettendo la «targettizzazione» commerciale, con l’esposizione a contenuti potenzialmente dannosi o inappropriati. In altre parole, YouTube avrebbe raccolto illegalmente i dati dei suoi utenti più giovani per mostrare pubblicità mirate e li avrebbe esposti alla visione di filmati non adatti alla loro età.

Su Macitynet trovate tutte le notizie dedicate a YouTune usando nella sezione dedicata.

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