Il programma Hydra permette di creare immagini più fedeli alla realtà e anche più vicine alla reale percezione dell’occhio umano sfruttando la tecnologia High Dynamic Range, siglata HDR, e altre tecnologie proprietarie integrate nell’algoritmo del software. In pratica lavorando con il programma Hydra stand alone oppure come plug-in di Aperture o iPhoto è possibile dare in pasto al software fotografie dello stesso soggetto catturare con impostazioni diverse, per esempio con zone bruciate o sotto-esposte. Con Hydra è possibile fondere le due foto per ottenere una nuova immagine che unisce le parti migliori degli originali, creando una foto HDR: qui riproduciamo un esempio del funzionamento di Hydra tratto dal sito dello sviluppatore.
Con la nuova versione 2.1.2 ora Hydra non solo è compatibile con Snow Leopard ma sfrutta le funzionalità a 64bit del nuovo Mac OS X 10.6 per velocizzare sensibilmente le operazioni di calcolo e di generazione delle fotografie HDR. Qui in basso riportiamo una tabella e anche un grafico presentato dallo sviluppatore di Hydra che mettono in luce i notevoli guadagni in termini di tempo di calcolo ora possibili con Snow Leopard. Il divario delle prestazioni è notevole non solo dal passaggio dei calcoli da 32bit a 64bit ma sopratttutto nel caso dell’impiego del processore grafico per l’esecuzione dei calcoli.
L’aggiornamento a Hydra 2.1.2 per Snow Leopard è disponibile gratuitamente per tutti gli utenti che hanno già acquistato Hydra versione 2.x. Il programma completo che include anche il plug-in per Aperture è proposto al prezzo di 80 dollari, l’aggiornamento dalle versione 1.x costa invece 20 dollari circa: per il settore educational e studenti la licenza costa circa 40 dollari. Per ulteriori informazioni su Hydra e per l’acquisto rimandiamo a questa pagina dello sviluppatore. Infine per vedere i risultati possibili con Hydra rimandiamo a questa galleria fotografica.