Hydra 2.0 è la nuova versione di un potente plug-in per Aperture che semplifica la creazione d’immagini HDR (High Dymanic Range), un sistema che consente di calcolare l’illuminazione in uno spazio più ampio (un range più ampio, per l’appunto) nella quale i valori d’illuminazione sono molto alti o molto bassi. Il sistema sfrutta la natura fisica della luce e le stesse unità di misura usate dalla fotometria dando la possibilità di immortalare una scena e controllare totalmente l’immagine finale, esporre nuovamente la foto, correggendo e perfezionando in vari modi i risultati.
Il pacchetto è presentato come l’unico plug-in HDR per Aperture e offre ora un nuovo mapper di default per tonalità “percettive” grazie al quale è possibile ottenere risultati più naturali e un metodo denominato “Homography” con il quale è possibile allineare facilmente piccole distorsioni.
Altra novità è la presenza di una lente con la quale visualizzare anteprime 1:1 di alta qualità . Ceaceed, la società produttrice del pacchetto, comunica che sia la versione standalone, sia la versione funzionante come plug-in per Aperture, condividono ora la stessa interfaccia grafica oltre ad essere presenti molte nuove opzioni per rifinire in modo desiderato l’elaborazione delle immagini e un meccanismo che sfrutta la GPU delle schede video più recenti.
Il pacchetto richiede Mac OS X “Leopard” 10.5.4 o superiore, un Mac con CPU G5 o Intel e una scheda video con almeno 64Mb di memoria RAM. Il software include sia la versione standalone (funzionante come pacchetto a se stante), sia la versione plug-in di avviare all’interno dell’applicazione Aperture. Il costo della versione completa è 80$. L’aggiornamento dalla versione precedente costa, invece, 20$.
[A cura di Mauro Notarianni]