In ogni senso Human Resource Machine per Mac è un gioco fuori dagli schemi. Lo si vede nella grafica con tinte che virano al seppia, inquadrature stile anni ’50 e protagonisti che ricordano molto da vicino lo stile visto più volte nei film di Tim Burton.
Tutto si può dire di Human Resource Machine tranne che il titolo manchi di originalità: per progredire e superare livelli dobbiamo istruire i dipendenti di un ufficio per svolgere incarichi di volta in volta diversi, con operazioni che richiamano da vicino la programmazione, anche se naturalmente molto semplificata e resa completamente da un punto di vista grafico.
Appreso il compito da svolgere possiamo spostare sulla destra dello schermo, una serie di comandi come copia da, salta a, aggiungi uno e così via. Solo creando la sequenza esatta di comandi, proprio come nella programmazione, i nostri impiegati riusciranno a portare a termine l’incarico. Se invece falliamo nell’impresa robot e macchine sono già pronti per prendere il nostro posto sul lavoro: una tragedia moderna.
Naturalmente per giocare non occorre essere un programmatore, lo precisa anche lo sviluppatore che assicura che tutte le conoscenze per giocare e vincere sono fornite direttamente all’interno del gioco. Per tutte queste ragioni Human Resource Machine è un gioco per nerd, programmatori e aspiranti tali. Non sorprende che un titolo così originale sia fuoriuscito dalle menti dello stesso sviluppatore che ha creato il premiato e best seller World of Goo e l’altrettanto originale Little Inferno.
Human Resource Machine è tradotto in diverse lingue, Italiano incluso: costa 9,99 euro su Mac App Store.