Tra Huawei e Microsoft non corre buon sangue, non è un segreto. Già nel caldo mese di Agosto la società cinese aveva manifestato disappunto per aver letteralmente buttato soldi sui Windows Phone. A mesi di distanza, come riferisce seattletimes, nulla è cambiato, tanto che Joe Kelly della sezione media di Huawei non ha utilizzato mezze misure nel far sapere che nessuno ha mai fatto soldi con i Windows Phone. Nemmeno Huawei, ovviamente.
Ancor peggio, è che tali dichiarazioni non si riferiscono solo al passato o al presente, ma piuttosto sono da imputarsi anche al futuro. Il colosso cinese, infatti, ha dichiarato che, a meno che i cambiamenti importanti del mercato, è improbabile che Windows Phone possa offrire una valida strada per la società. Insomma, dopo il flop con la serie W, Huawei non tornerà a produrre terminali windows Phone. Giusto a livello statistico, il 70 per cento delle vendite di smartphone Huawei sono realizzate a livello globale, mentre solo il 30 per cento si concentra negli Stati Uniti. Non è dato sapere con certezza quali siano realmente i terminali spediti da Huawei in tutto il mondo, ma stando alle informazioni diffuse dalla redazione di ZDNet, risalenti al mese di ottobre scorso, Windows Phone ha raggiunto la quota dell’8,1 per cento a livello mondiale. Il dato non è poi troppo confortante per Microsoft, che recentemente ha invaso il mercato cinese e indiano con dispositivi low cost, di fascia bassa, come il Lumia 530, che ha comunque raggiunto una certa popolarità.
Al di là dei rapporti non idilliaci tra Microsoft e Huawei, la società cinese dovrà concentrarsi nei prossimi mesi nell’ampliare il proprio mercato negli Stati Uniti, dove attualmente viene quasi considerata una minaccia per la privacy. Stando al governo USA, infatti, le tecnologie di Huawei, leader nelle telecomunicazioni, potrebbero rappresentare un rischio per la sicurezza nazionale e la sua attrezzatura potrebbe essere usate addirittura per spiare gli americani. Oltre a scagliarsi contro Microsoft, comunque, Joe Kelly ha avuto modo di ribattere anche a queste accuse, che ritiene assolutamente infondate, trattandosi di ipotesi prive di fondamento.